Il Giglio negli Usa con ‘La fanciulla del West’



Il teatro del Giglio viaggia Oltreoceano con una nuova produzione de La fanciulla del West: la stagione autunnale 2017 segnerà il debutto del titolo pucciniano a New York e nel North Carolina, a distanza di un secolo dalla prima assoluta in territorio statunitense, datata 10 dicembre 1910.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra il direttore artistico del Teatro del Giglio, Aldo Tarabella e i colleghi Michael Capasso, direttore generale del New York City Opera e James Meena, direttore artistico e musicale dell’Opera Carolina, entrambi venuti in Italia agli inizi dell’estate in cerca di partner per la co-produzione di un’opera di Puccini. Sono stati gli stessi promotori dell’iniziativa, insieme la sindaco Alessandro Tambellini, all’amministratore unico del teatro, Stefano Ragghianti e allo scenografo-costumista dell’opera, Ivan Stefanutti a presentare in anteprima l’ambizioso progetto, questa mattina (10 dicembre) a Palazzo Orsetti.
“Il primo criterio a cui ci stiamo ispirando – ha commentato Tambellini – è il dialogo, l’interazione con le istituzioni culturali di altri Paesi del mondo per dare vita ad iniziative di grande rilievo che possano aiutarci a crescere nella conoscenza, nella consapevolezza e nella realizzazione di momenti di alta qualità. In questo contensto abbiamo deciso di puntare su Puccini non solo perché è il più illustre fra i lucchesi, ma anche perché offre temi che inducono alla riflessione e si prestano bene alla collaborazione fra realtà diverse”.
Il primo passo oltre i confini nazionali era già stato compiuto nel 2014, quando il Giglio aveva intrapreso l’avventura della trasferta ungherese portando Napoli milionaria al Bartòk Plus Opera di Miskolc. L’appuntamento statunitense non fa che confermare e rinnovare la vocazione internazionale del Teatro e del repertorio pucciniano: la Fanciulla del West debutterà infatti nei prestigiosi Lincoln Center di New York (al Rose Theatre Jazz) e Belk Theatre di Charlotte con ben dieci spettacoli spalmati nell’arco dei mesi di settembre ed ottobre, per poi rientrare trionfante a Lucca in occasione dell’apertura dell’edizione 2017 del festival Puccini days, il 18 e 19 novembre ed intraprendere la tournée italiana.
“Un percorso di internazionalizzazione – ha spiegato Tarabella – che prosegue nel nome di Puccini. Durante il nostro cammino abbiamo avuto il piacere di incontrare due direttori con una sintonia di intenti si sta concretizzando in questi giorni. Abbiamo trovato un’idea comune, un progetto artistico che parte oggi nel 2015 e si proietta nel 2017: sarà come costruire insieme un’opera. Il Teatro del Giglio è di fatto la casa teatrale di Giacomo Puccini: il maestro vi ha infatti diretto ed organizzato ben 6 titoli. I nostri palcoscenici non sono poi così lontani: con un unico progetto scenografico e bilanci compatibili rappresenteremo l’opera nei nostri tre teatri, il che significa crescere a livello di sistema co-produttivo ed entrare in una dinamica diversa, seguendo la direzione che il sindaco da anni ci suggerisce”.
Un importante terreno di intesa per una collaborazione strutturata è già stato trovato e sono in corso le trattative per gli accordi economici, organizzativi e logistici. Si tratta di realtà teatrali fra loro compatibili da un punto di vista sia economico che produttivo. Sono inoltre già pronti alcuni bozzetti dei costumi.
“Una prospettiva così lunga sembrava utopistica- ha osservato Ragghianti – invece si è concretizzata in breve ed avere un programma di questo tipo apre spiragli futuri importanti. Il Giglio deve uscire da questa città e cercare di spendere i nomi di Puccini, di Lucca e della Toscana anche in un mondo organizzato in modo così opposto al nostro per certi aspetti. I teatri statunitensi si sostengono infatti per il 97 per cento grazie ad investimenti privati, mentre il nostro si basa sul sostentamento del finanziamento pubblico: la prospettiva per il futuro sarà quella di un riequilibrio fra risorse pubbliche e private”.
Il cast sarà selezionato attraverso due tranches di audizioni che si articoleranno fra Lucca e New York nei mesi di settembre ed ottobre 2016, alla presenza dei responsabili artistici del progetto. “Un onore per noi collaborare al progetto – ha affermato Capasso – si tratta di una cosa nuova per il nuovo New York City Opera: è la nostra prima co-produzione e ne siamo molto felici perché si è instaurato da subito un bel feeling fra i nostri 3 teatri e quando queste sono le condizioni di partenza tutto sembra più facile e soprattutto possibile”.
Dopo la prima assoluta di New York, il debutto lucchese de La fanciulla del West fu segnato dalla rappresentazione (tredici recite dal 10 settembre al 3 ottobre 2011) al Teatro del Giglio, sotto la sovrintendenza dello stesso Puccini e la direzione d’orchestra del giovane Tullio Serafini.
“E’ bello – ha dichiarato Meena – avere un sindaco con un senso artistico così grande ed un direttore teatrale con questo interesse a crescere, ad elevare l’arte, specialmente nella città di quello che è stato un grande personaggio nella storia della musica italiana. Per noi si tratta di un’opportunità per dare l’esempio di cosa è possibile fare fra teatri di Paesi e con sistemi diversi, ma accomunati dalla medesima priorità: l’arte”.
Titolo americano del catalogo pucciniano, La fanciulla del West debuttò in prima assoluta a New York il 10 dicembre 1910, e fu rappresentato nel 1911 a Lucca, al Teatro del Giglio, sotto la sovrintendenza dello stesso Giacomo Puccini, con tredici recite dal 10 settembre al 3 ottobre, tutte segnate da trionfali successi. Per l’occasione, la direzione d’orchestra fu affidata al giovane Tullio Serafin; per i ruoli protagonistici furono scelti Ernestina Poli-Randaccio (Minnie), Giuseppe Taccani (Dick Johnson) e Oreste Benedetti (Jack Rance). Fu proprio per accogliere Fanciulla che al Teatro del Giglio furono realizzati lavori quali l’allargamento del palcoscenico e della fossa d’orchestra, che fu inoltre posizionata più in basso rispetto alla platea, e fu introdotta l’illuminazione elettrica.
Jasmine Cinquini