Pittori lucchesi del 900, mostra alla Fondazione Bml con omaggio a Puccini

Una speciale colonna sonora, appositamente composta da Girolamo Deraco, che riporta una rara registrazione della voce di Giacomo Puccini, accompagnerà la mostra Dipingere l’incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio ‘900, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca nel suo Palazzo delle Esposizioni a partire da questo sabato 19 dicembre fino al 17 gennaio, con ingresso gratuito. L’iniziativa rientra nell’ambito del calendario delle mostre espositive che la Fondazione organizza dal 2008 ed è compresa nella serie di eventi “Toscana ‘900” della Regione Toscana.
La mostra è curata da Umberto Sereni, con il coordinamento del comitato gestione eventi della Fondazione Banca del Monte di Lucca, di Maria Stuarda Varetti, mentre l’allestimento è di Alessandra Guidi e il catalogo è edito da Maria Pacini Fazzi editore e riunisce oltre 80 dipinti di pittori lucchesi e stranieri, che rappresentarono il paesaggio lucchese, dalla Versilia, alla Piana, alla Garfagnana, che in quel periodo storico entrò da protagonista nei dipinti di autori lucchesi e stranieri.
La campagna lucchese, le montagne della Garfagnana, il lago di Massaciuccoli e le spiagge della Versilia, sono tutte vissute, interpretate e rappresentate da questi artisti come un Eden ancora presente sulla terra, catturato prima che la modernità lo deturpi. Un’occasione unica per apprezzare opere che provengono anche da collezioni private e raramente presentate al pubblico. Anche in questa occasione, come per altri importanti eventi espositivi, la Fondazione Banca del Monte di Lucca ha coinvolto l’associazione Cluster che riunisce compositori lucchesi. Ne è nata una speciale colonna sonora appositamente scritta da Girolamo Deraco, dal titolo American Forever. L’opera prende spunto da Giacomo Puccini ed è stata incisa da Etymos Ensemble, con Francesco Gatti (flauti), Tony Capula (clarinetti) e Alberto Gatti (live electronics).
“American Forever sono le ultime parole che si possono sentire in una famosa e rara registrazione della voce di Giacomo Puccini – spiega il compositore – in occasione di un suo viaggio a New York. Il risultato finale dell’ascolto sarà quello di sette musicisti, ma il realtà gli esecutori sono solo tre. Questo è possibile grazie all’utilizzo del live elettronics, e tutto sarà ben distinguibile poiché ogni strumento si identifica con un frammento originale del grande maestro lucchese. L’esito finale sarà una variegata tavolozza di suoni e ‘colori’ cuciti in un grande contrappunto”.
Puccini, come Pascoli e D’Annunzio, è fra coloro che contribuirono fortemente a far conoscere il paesaggio lucchese come un eden ideale che resisteva al cambiamento dei tempi. La cultura occidentale di fine Ottocento porta con sé il retaggio di un mondo che sta perdendo la “naturalità” della vita: la Lucchesia dei primi del Novecento dà a molti artisti dell’epoca la sensazione di una terra ancora pura. Simboli di questa bellezza diventano le spiagge, i fiumi, i boschi, le campagne, con il loro retaggio di uomini e donne che vivono del lavoro della terra e con i ritmi della natura. E anche la città di Lucca con i suoi monumenti, come Ilaria del Carretto, diventa simbolo di una bellezza pura ed eterna. Artisti lucchesi e italiani si impegnano a testimoniare un mondo che, il tempo darà loro ragione, temono svanisca di lì a poco.
Fra le opere in mostra dipinti di artisti quali Moses Levy, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della Toscana. Saranno esposte anche due opere di Carlo Carrà realizzate quando era ospite a Coreglia da Pascoli.
A completare l’esposizione una serie di dipinti di artisti contemporanei come Marzia Martelli, Alessandro Tofanelli, Antonio Vignocchi e Marco Pasega. L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta dal 19 dicembre al 17 gennaio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30; sabato e domenica 10-13 e15,30-19,30. Info: www.fondazionebmlucca.it