In mostra la Lucchesia che incantò anche Carrà – Foto

19 dicembre 2015 | 12:35
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In mostra la Lucchesia che incantò anche Carrà – Foto
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In mostra la Lucchesia che incantò anche Carrà – Foto
In mostra la Lucchesia che incantò anche Carrà – Foto

Una mostra affascinante e suggestiva che racconta il paesaggio lucchese e dintorni come la Versilia, Massaciuccoli e la Garfagnana grazie alle opere di autori illustri, primo tra tutti il pittore esponete del futurismo Carlo Carrà. Dipingere l’incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio ‘900 inaugura oggi (19 dicembre) alle 15 nel palazzo dell’esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca e raccoglie oltre 80 dipinti, per la maggior parte conservati in collezioni private e raramente o mai visti dal pubblico, visibili fino al 17 gennaio con ingresso gratuito. L’iniziativa rientra nell’ambito del calendario delle mostre espositive che la Fondazione organizza dal 2008, compresa anche nella serie di eventi Toscana ‘900, organizzati dalla Regione Toscana per riunire mostre, manifestazioni ed incontri dedicati al secolo scorso, su tutto il territorio regionale.

La mostra, che prosegue idealmente il percorso avviato come le esposizioni fra il Tirreno e le Apuane a Lucca e The Enchanted Land a Glasgow, è curata dal letterato professor Umberto Sereni, con il coordinamento del comitato gestione eventi delle Fondazione Banca del Monte di Lucca di Maria Stuarda Varetti, mentre l’allestimento è di Alessandra Guidi e il catalogo edito da Maria Pacini Fazzi editore.
La mostra, distribuita su tre piani, segue il filo conduttore della valorizzazione del paesaggio, spaziando dalla Versilia, alla Piana, alla Garfagnana grazie ad un intreccio paesaggistico suggestivo che sfuma dai laghi e montagne. Quelle visioni naturalistiche che affascinarono gli autori lucchesi e stranieri. Un’esplosione di colori e pennellate rappresentate da questi pittori come un Eden ancora presente sulla terra, catturato prima che la modernità lo deturpi. La cultura occidentale di fine Ottocento porta con sé il retaggio di un mondo che sta perdendo la “naturalità” della vita: la Lucchesia dei primi del Novecento dà a molti artisti dell’epoca la sensazione di una terra ancora pura. Numerosa e significativa la presenza di pittori provenienti dal Regno Unito, richiamati dalla Toscana e in Versilia sulle tracce del poeta romantico Percy Bysshe Shelley, il cui corpo fu ritrovato sulle spiagge della Versilia: essi lasciano un’Inghilterra stravolta dalla rivoluzione industriale per riscoprire un mondo contadino, in cui ancora i tempi della produzione rispettano quelli della natura. Simboli della bellezza diventano le spiagge, i fiumi, i boschi, le campagne, gli uomini e le donne che vivono del lavoro. Ma anche la città di Lucca con i suoi monumenti, come Ilaria del Carretto, diventata simbolo di bellezza pura ed eterna.
Fra le opere in mostra dipinti di artisti quali Moses Levy, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini e Lorenzo Viani, che hanno fatto la storia dell’arte della Toscana. Saranno esposte anche due opere di Carlo Carrà realizzate quando era ospite a Coreglia da Pascoli. A completare l’esposizione una serie di dipinti di artisti contemporanei come Marzia Martelli, Alessandro Tofanelli, Antonio Vignocchi e Marco Pasega.
Anche in questa occasione, come per altri importante eventi espositivi, la Fondazione Banca del Monte di Lucca ha coinvolto l’associazione Cluster che riunisce compositori lucchesi. Ne è nata una speciale colonna sonora appositamente scritta da Girolamo Deraco, dal titolo American Forever. L’opera prende spunto da Giacomo Puccini ed è stata incisa da Etymos Enseble, con Francesco Gatti (flauto), Tony Capula (clarinetti) e Albero Gatti (live electonics).
L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta fino al 17 gennaio con il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Giorni di chiusura: tutti i lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio 2016.

Valentina Polieri

FOTO – La mostra al palazzo delle esposizioni