Dai comici di Zelig a Benvenuti, grande teatro a Montecarlo

Il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo svela una programmazione che punta il tutto per tutto sulla qualità, grazie alla positiva sinergia tra la Fondazione Toscana Spettacolo, il circuito regionale del teatro e della danza e il Comune di Montecarlo. Per la stagione 2016 i due enti, in collaborazione con l’Associazione And Or margini creativi, hanno immaginato un cartellone decisamente variegato, con interpreti di fama alternati a proposte di teatro contemporaneo e sperimentale.
Quello pensato per il 2016 è un cartellone molto attento al rapporto qualità/prezzo: sei i titoli in abbonamento, ad un prezzo di 50 euro per l’abbonamento intero e 35 euro per il ridotto. Tutti appuntamenti di grande livello qualitativo: un’offerta rivolta non solo agli abbonati, che da anni seguono fedelmente la programmazione del teatro, ma destinata anche a fasce di nuovo pubblico. L’inaugurazione della stagione – venerdì 15 gennaio – è affidata a un duo comico di grande fama, Nuzzo e Di Biase, reduce dai successi riscossi a Zelig e a Mai dire. Gli impiegati dell’amore è una commedia francese romantica e spregiudicata nella quale i destini dei protagonisti, Michel e Sylvie, si incrociano in un’agenzia matrimoniale, dove i due lavorano. Sono single che vendono felicità ai loro clienti, ma che vivono un’esistenza piuttosto monotona e insignificante. Riflessioni sulla coppia, sulla solitudine, sulla paura della felicità, sul divorzio e sull’arte di ballare il tango: in questa commedia dell’autore francese David Foenkinos, si trova un universo pieno di fantasia e di humor.
Domenica 31 gennaio torna a Montecarlo un graditissimo ospite, che ha sempre registrato il tutto esaurito e che promette anche questa volta grandi risate: si tratta di Alessandro Benvenuti, con Chi è di scena, la storia di uno stravagante attore di teatro che si ritira dalle scene e scompare per cinque anni senza un motivo plausibile. Viene rintracciato per caso da un giovane fan al quale decide di concedere un’intervista per spiegare la sua scelta e svelare il mistero della sua scomparsa. Uno spettacolo imprevedibile e leggero, giocato sull’intreccio, in cui ciò che appare si scopre tutt’altro che vero, con un finale inaspettato. Una comicità istintiva e feroce, tipica dei lavori di Alessandro Benvenuti, che affronta tematiche di grande attualità sociale indagate con un linguaggio forte, esplicito, venato di ironia e sarcasmo.
A seguire, sabato 6 febbraio, è la volta di un testo di Molière, Le intellettuali, uno dei testi più particolari del grande commediografo francese. La compagnia Elsinor porta in scena una commedia ricca di prospettive, una celebrazione del potere ma, come nota Cesare Garboli, “è potere la cultura, ed è potere l’ignoranza; è potere l’intellettuale, ed è potere la serva di casa; è potere la tradizione ed è potere la novità; è potere il maschio ed è potere la femmina: perchè il potere non ha sede né volto, cambia faccia e posizione a seconda di chi lo detiene”. Oggi sono proprio questa “mobilità” estrema del potere, questo continuo cambio di prospettive, questa coralità priva di “grandi personaggi” che rendono Le intellettuali una piece particolarmente interessante e contemporanea. Perché ci consente di ridere di molti nostri atteggiamenti.
Dopo quasi quindici anni di successi con la Compagnia della Fortezza, dopo un ruolo da protagonista con Matteo Garrone, Gran Prix a Cannes 2012, un Nastro d’argento come miglior attore italiano 2013 e una candidatura, nello stesso anno, ai David di Donatello, Aniello Arena arriva a Montecarlo venerdì 26 febbraio, cimentandosi in un a solo. In A-Solo. Studi di assenza in pubblico l’artista si confronta di volta in volta con il pubblico in sala, chiamato a intervenire, a istituire con l’attore una relazione effettiva guidata da Armando Punzo, per stabilire insieme una qualità della presenza altra rispetto a quella ordinaria, per fare teatro. Aniello Arena ricostruisce così sulla scena una storia senza aneddoti e senza cronologia, in cui ripercorre per suggestioni la sua biografia riscritta, le sue maschere, le sue metamorfosi, le figure ormai storiche a cui ha dato vita negli anni, facendo riemergere le parole e i pensieri che hanno innescato, guidato, modellato il suo personale atto di sospensione, il suo straordinario percorso artistico, filosofico e umano.
Si prosegue sabato 12 marzo, con un’appuntamento che vede protagonista la musica. Per la prima volta Shel Shapiro, storica voce del Rokes, fa visita a Montecarlo insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo capitanata da Enrico Fink. Un vero e proprio viaggio musicale attraverso le culture e le tradizioni: dal Nord Africa passiamo per la Turchia, la Grecia, i Balcani, l’Est Europeo, e arriviamo fino al nostro Paese, alle coste bagnate da quello stesso Mediterraneo che unisce e allontana i popoli. Un percorso nomade, di nuove migrazioni, che svela i cuori della gente di quelle terre e mostrandoci come quei sapori, quei ritmi e quei suoni ci parlino di radici comuni non poi così lontane dalle nostre. La chiusura della stagione, domenica 10 aprile, vede in scena tre giovani compagnie, And or, margini creativi (Lucca), La Bottega del Teatro (Versilia) e Cervelli in Tempesta (Pistoia) con estratti delle loro performance work in progress. Durante Spettacoli in cantiere il pubblico sarà guidato alla scoperta della dimensione pre-teatrale, ed assisterà allo svelamento dei delicati meccanismi di messa in forma di uno spettacolo. Questo appuntamento è l’evento finale di un percorso di incontro o contaminazione fra esperienze teatrali diverse, che durante l’intera giornata, avranno uno spazio per conoscersi e condividere la propria identità artistica. Gli spettacoli avranno inizio alle 21,15.