Il Nieri diventa casa stabile del teatro amatoriale

27 gennaio 2016 | 16:24
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Il Nieri diventa casa stabile del teatro amatoriale

Il teatro Nieri di Ponte a Moriano diventa la “casa” stabile delle compagnie amatoriali lucchesi. Sarà, infatti, la Fita di Lucca – Federazione italiana teatro amatoriale – a gestire direttamente per conto del Comune la struttura. Una piccola “rivoluzione” che mira a rilanciare un luogo così importante per la comunità locale e una risorsa culturale, finora, per varie vicissitudini rimasta sotto utilizzata. L’idea di promuovere iniziative di rilievo al teatro di Ponte a Moriano era stata lanciata dallo stesso sindaco Alessandro Tambellini che ha anche la delega alla cultura in un recente confronto con la commissione. Il primo passaggio formale in tal senso è già stato compiuto. La giunta di Palazzo Orsetti ha dato infatti il via libera agli indirizzi della concessione per affidare il teatro per i prossimi due anni (rinnovabili di altri due).

E, dopo una breve ricognizione delle realtà operanti sul territorio, l’amministrazione si è convinta ad affidare la gestione alla Fita che ha la forma dell’associazione di volontariato per promuovere la cultura. Per questo motivo, non è stata necessaria una vera e propria selezione: per le intenzioni del Comune il soggetto migliore per promuovere il Nieri è rappresentato dalla Fita per diversi motivi.
A monte di tutto c’è la volontà di far vivere di cultura questo luogo. Molto più di quanto avvenga nel presente, in cui comunque la struttura è un punto di riferimento a livello locale. L’obiettivo della convenzione è “lo sviluppo di una costante attività artistico-teatrale, che consenta al teatro di riacquistare la propria natura, non può prescindere, infatti, da un presidio stabile, da un progetto culturale e da un’organizzazione specializzata nella gestione di attività di spettacolo teatrali. Un’organizzazione capace di garantire una gestione tecnica del teatro in occasione degli spettacoli che gestisce direttamente, o promossi da terzi, un’organizzazione che possa garantire una costante attività di custodia e di cura del teatro e, soprattutto, un’organizzazione che possa sviluppare un progetto strategico che possa portare a una rinascita del Teatro Nieri”. Quel soggetto è per il Comune la Fita di Lucca, che, al riguardo ha presentato un progetto che ha convinto gli amministratori e che ha tra gli obiettivi: “favorire sul territorio – si legge nella delibera della giunta – la cooperazione tra soggetti produttori di diversi generi teatrali e musicali al fine di offrire un’ampia e diversificata gamma di opportunità di fruizione culturale; favorire la cooperazione tra soggetti pubblici e privati e l’integrazione delle risorse culturali; costruire una proposta sistematica di attività culturale artistica rivolta alla popolazione residente per la fidelizzazione di un pubblico e per l’alfabetizzazione teatrale, quale strumento formativo di una coscienza civile; creare nuove opportunità di sinergia con gli attori sociali ed economici per favorire l’emersione di risorse; promuovere la cultura teatrale facilitando l’accesso al mondo del teatro a tutte le fasce sociali, attraverso una collaborazione con le scuole e l’elaborazione di un programma culturale artistico stabile e continuativo nel corso dell’anno”. Al Comune la convenzione costerà appena 60mila euro in due anni, a fronte di vari benefici tra cui il primo è garantire la custodia e le iniziative all’interno del teatro grazie alla collaborazione con la Fita, che si occuperà anche delle manutenzioni ordinarie. I lavori straordinari, se necessari, saranno invece a carico dell’amministrazione, a cui la struttura resta comunque riservata (senza costi) per almeno 10 manifestazioni pubbliche all’anno.