Puccini e la sua Lucca, grande festa per i 12 anni

7 marzo 2016 | 10:01
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Puccini e la sua Lucca, grande festa per i 12 anni

Il dodicesimo compleanno del Puccini e la sua Lucca Festival si rivela un successo: la chiesa di San Giovann, sede storica della manifestazione permanente dedicata al maestro, ha fatto registrare ieri (6 marzo) il tutto esaurito per il concerto-evento organizzato per l’occasione (dedicato ad Alda Paroli Borselli ed a Renata Colombini Borselli).

Tra gli ospiti anche il prefetto Giovanna Cagliostro, l’assessore Giovanni Lemucchi, il professor Franco Mosca per la Fondazione Arpa (cui sono state devolute offerte libere) la consigliera comunale Laura Giorgi e molti altri volti noti provenienti dalla città e da fuori, a testimonianza di un amore  per una manifestazione giunta in continuo crescendo al suo dodicesimo anno di vita.
“Oggi siamo qua per glorificare la figura del maestro Giacomo Puccini – ha commentato Colombini dal palco – e per ricordare a tutti che Puccini siamo noi. Prima del nostro avvento, qua non vi era traccia di esecuzioni pucciniane: oggi non solo il più importante cittadino lucchese viene rappresentato nella sua città, ma anche in Italia e nel mondo, grazie a questa nostra splendida organizzazione. Un Festival che, proprio in virtù dei risultati conseguiti, assume sempre più una vocazione internazionale: per questo motivo abbiamo acquisito i diritti per la denominazione Puccini Music Festival, ancora più adatta alla nostra effettiva dimensione. In tempi di crisi il nostro Festival continua a crescere: merito di uno staff meraviglioso e di artisti eccezionali, oltre che di una grande organizzazione. Il tempo dei carrozzoni pubblici è finito da un pezzo: possono andare avanti soltanto i migliori”.
Colombini ha voluto ringraziare pubblicamente tutti coloro che rendono possibile il funzionamento di questa macchina perfetta, giunta ormai a proporre qualcosa come 4320 concerti, con previsioni di pubblico per il 2016 che superano le 50mila unità. Così un grazie è andato alle fondazioni Crl e Bml, assidue sostenitrici di una grande operazione culturale che – ha ricordato il presidente e direttore artistico del Festival – non costa un euro ai lucchesi e che consente agli stessi e ai residenti nella Provincia di assistere gratuitamente. Un grazie speciale, tra i tanti, anche a Gianfranco Barrago (presidente dell’orchestra filarmonica di Lucca) e, inevitabilmente, alla famiglia.
Colombini ha diretto l’orchestra filarmonica di Lucca e, in pedana, si sono alternati i solisti del festival, con ben dieci soprani, quattro tenori, un baritono ed i due pianisti ufficiali, Diego e Flavio Fiorini. Coloro che non hanno potuto partecipare, hanno mandato i loro auguri più cari tramite video: dall’orchestra degli ottoni e Percussioni della Scala alle Scots Guards, dal soprano Francesca Patanè agli altri solisti del festival.
Il concerto è stato un susseguirsi di emozioni ed applausi: l’Orchestra ha spaziato da Giacomo Puccini (Manon Lescaut, opere da Gianni Schicchi, Le Villi, Turandot), a Strauss Jr (Die Fledermaus), fino a Bizet (da Carmen), Wagner (da Tristan und Isolde), Mascagni (Cavalleria rusticana) ed a Verdi (da La Traviata) e E. Di Capua (O sole mio). Nel finale il pubblico, con applausi ritmati, ha chiamato ben tre bis, alzandosi in piedi per tributare al Festival il proprio convinto e continuo apprezzamento. La chiusura è stata dedicata alla Regina Elisabetta II (Colombini ha ricordato il rapporto di stima reciproca con il governo britannico e con le Scots Guards), con un Happy Birthday da parte di orchestra e solisti, in vista del suo prossimo novantesimo.