Marco Bellocchio ospite del Lucca Film Festival

9 marzo 2016 | 12:34
Share0
Marco Bellocchio ospite del Lucca Film Festival

Marco Bellocchio, maestro del cinema italiano, sarà tra gli ospiti d’onore di Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, la manifestazione cinematografica che si terrà tra Lucca e Viareggio dal 3 al 10 aprile. All’autore di film culto, quale I pugni in tasca, sarà dedicato un omaggio che comprenderà la proiezione delle sue pellicole più note, la consegna del premio alla carriera e una giornata di studi su cinema e opera proprio al Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago.

Al red carpet del festival, che nei giorni scorsi ha annunciato anche la presenza di George Romero e William Friedkin, si aggiunge di uno dei registi più anticonformisti della storia del cinema italiano nella sezione curata da Giacomo Martini, Nicola Borrelli e Anton Giulio Mancino. Bellocchio sarà presente alle attività a lui dedicate in occasione della manifestazione, che si apriranno al cinema Centrale il 9 mattina con un incontro con il pubblico dopo la proiezione di Vincere. Tra gli eventi speciali la sezione Bellocchio e Opera con una giornata di studi, quella di sabato 9, al cinema Centrale e Gran Teatro Puccini tra proiezioni e incontri. Si parte il pomeriggio con la proiezione di Rigoletto a Mantova al cinema Centrale e con il dibattito, a seguire, sul tema Cinema, teatro e opera lirica a cui parteciperà il regista stesso, Giacomo Martini, Anton Giulio Mancino, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e Alberto Veronesi, Presidente della Fondazione Festival Pucciniano. La sera, sempre al Gran Teatro Giacomo Puccini, gli sarà consegnato il premio alla carriera e presenterà al pubblico il suo Addio al passato (ingresso libero). Bellocchio saluterà il pubblico di Viareggio, domenica 10 aprile, dopo la proiezione di Sangue del mio sangue (ingresso libero). Oltre a quelli già citati i film di Bellocchio che saranno proiettati durante il festival sono Il sogno della farfalla; La condanna e Il diavolo in corpo.
A Villa Argentina, inoltre, si terrà una mostra, in anteprima italiana, di una serie inedita di dipinti e disegni realizzati dal maestro (dal 2 aprile al 1 maggio), a cura di Alessandro Romanini dal titolo Marco Bellocchio. La pittura dietro l’obiettivo. Il primo nucleo è composto da 12 dipinti realizzati in età giovanile, fra i 20 e i 23 anni, quando il suo sguardo iniziava e concepire il mondo in termini cinematografici, ma la mano si esprimeva ancora con il pennello. Sono dipinti realizzati mentre si diffondeva a livello internazionale la Pop Art, che sarebbe stata consacrata definitivamente nel 1964 alla Biennale di Venezia. La figura umana rappresenta il fulcro e l’impalcatura filosofica e formale di questi dipinti, la pittura diventa strumento d’indagine sociale e introspezione psicologica, come molto del suo cinema. A questo nucleo si aggiungono circa 100 opere su carta, nate durante la realizzazione dei suoi film, a partire dal primo I pugni in tasca, nel 1966, sino al pluripremiato Sangue del mio sangue, del 2015: disegni e bozzetti, ma anche vere e proprie opere, complete dal punto di vista espressivo, una sorta di “pre-visualizzazione” filmica dei personaggi e dei loro tic comportamentali, del loro profilo psicologico, ma anche dei costumi e degli ambienti, delle scenografie e delle condizioni illuminotecniche, atmosferiche e cromatiche. La maggior parte di queste opere sono corredate da appunti e frasi stese con tratto rapido, note tecniche di ripresa o destinate ai collaboratori (scenografi, direttori della fotografia, costumisti).