Un anno di “Assemblaggi provvisori” allo Scompiglio

10 marzo 2016 | 14:58
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Un anno di “Assemblaggi provvisori” allo Scompiglio

Concerti, installazioni, mostre, performance e altro ancora. Partirà domani Assemblaggi provvisori la nuova programmazione tematica nella Tenuta dello Scompiglio, che andrà avanti fino a primavera 2017.

Una programmazione incentrata sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.
“Assemblaggi Provvisori – sottolinea Cecilia Bertoni – vuole essere un tentativo di instaurare il senso del dubbio, di rinunciare alla sicurezza dell’appartenenza e di agevolare il movimento tra le diverse tonalità e i diversi cromatismi, attraverso progetti e appuntamenti che mettano a fuoco aspetti socio-culturali, antropologici, biografici e autobiografici. La prima domanda che si pone circa un nascituro – prosegue Bertoni – è: ‘maschio o femmina?’ Da quel preciso momento il nuovo io viene rivestito, omologato e incapsulato in costruzioni e stereotipi del genere maschile o femminile, come se questa dicotomia fosse un fatto ‘naturale’, come se fra i due ci fosse un muro o un’incompatibilità intrinseca. Questa presunta dicotomia potrebbe invece considerarsi come un vasto spettro sul quale muoverci liberamente o come qualcosa di cui liberarci per trovare altri spazi di azione e nuovi assemblaggi identitari.”
La manifestazione, che nasce da un bando internazionale della associazione culturale Dello Scompiglio, del 2015, rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti, per la produzione, la coproduzione o la programmazione di progetti legati al tema dell’identità di genere, ospita ventisette progetti, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità.
La prima parte della rassegna si sviluppa da marzo a luglio 2016, nell’arco di dodici fine settimana, con due produzioni della Compagnia Dello Scompiglio, una delle quali, “round midnight”, una performance sulle aspettative e le consuetudini connesse all’identità di genere e il desiderio che ci potrebbe portare oltre la dicotomia, ideata da Cecilia Bertoni, anche regista, in collaborazione con Carl G. Beukman, è presentata in prima; due performance realizzate su commissione della Associazione Culturale Dello Scompiglio; tre appuntamenti musicali curati da Antonio Caggiano, direttore artistico per l’attività musicale dell’asssociazione culturale una rassegna di performance intitolata “Sui Generis” a cura di Eugenio Viola (critico d’arte e Curator at Large del Madre di Napoli) e Angel Moya Garcia (co-direttore per le arti visive dell’cssociazione culturale Dello Scompiglio), che indaga, attraverso undici appuntamenti, la complessità concettuale legata al genere, proponendo il lavoro di artisti, la cui pratica, legata al corpo e alla performatività, presenta prospettive di ricerca eterogenee; un ciclo di incontri a cura di Luca Greco, docente di Sociolinguistica all’Université Sorbonne Nouvelle – Paris III; nove progetti tra quelli vincitori del Bando; tre spettacoli di teatro ragazzi. Da venerdì a domenica nello Spazio performatico ed espositivo della Tenuta Dello Scompiglio primo appuntamento Harlekin, spettacolo musicale di Karlheinz Stockhausen per un unico clarinettista-mimo-danzatore, interpretato da Roberta Gottardi. Ma non solo, ci sarà  Table of Contents #1, installazione interattiva di Rebecca Agnes, sull’importanza delle parole nella definizione della realtà e della identità, visibile fino al 12 giugno. Infine per la rassegna Sui Generis: Trittico della giovinezza angelica”in cui Luigi Presicce ricostruisce tre studi sull’adolescenza, momento della vita in cui l’uomo e la donna non sono ancora definiti, né dalle forme né dalle intenzioni; Atteggiandomi a gran signora – Bellissima di Ruben Montini, una lezione di danza classica in cui il performer impara a eseguire una serie di movimenti estremamente femminili sulle note di una canzone iconica della musica leggera italiana, eseguita dal vivo, come fosse l’aria di un’opera lirica, da un baritono e infine incontro I linguaggi del genere: corpo, disabilità, parola con interventi di Luca Greco; Egon Botteghi, militante e studioso queer animalista; Giulia Garofalo Geymonat, University of Lund, discussant: Carmen Dell’Aversano, Università di Pisa, CIRQUE – Centro Interuniversitario di Ricerca Queer. Il programma completo su www.delloscompiglio.org.