Torna in S. Francesco il concerto di Pasqua

14 marzo 2016 | 13:29
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Torna in S. Francesco il concerto di Pasqua

Dopo il grande successo del concerto di Natale, la Filarmonica Gaetano Luporini di San Gennaro ritorna in San Francesco con il Concerto di Pasqua, appuntamento che alla sua terza edizione è ormai divenuto tradizione del Mercoledì Santo. Il concerto, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è in programma nella chiesa di San Francesco mercoledì (23 marzo), con inizio alle 21,15, e vedrà l’esibizione della Filarmonica di San Gennaro, come di consueto diretta dal Maestro Giampaolo Lazzeri, assieme alla Cappella musicale della Cattedrale di San Miniato e alla Corale San Genesio della Diocesi di San Miniato, entrambe dirette dal Maestro Carlo Fermalvento.

Di primo piano anche il parterre di cantanti con il tenore Matteo Michi, i baritoni Antonio Menicucci e Massimo Naccarato e il basso Fabrizio Flamini.
Programma. La serata propone un programma ricco e interessante con la Canterbury Chorale di Jan van der Roost, il Te Deum di Jan De Haan e soprattutto La Passione di Cristo secondo San Marco di Lorenzo Perosi, articolata in una Trilogia sacra per soli, coro e orchestra. Opera cruciale quest’ultima, composta da Perosi tra il 1896 ed il 1897, quand’era direttore della Cappella Marciana di Venezia, e riconosciuta fondamentale per il rinnovamento della forma oratoriale che a fine secolo si liberò delle “volgarità” melodrammatiche in cui, specialmente in Italia, era degenerata agli inizi dell’Ottocento. Fu eseguita, per la prima volta, a Milano (Basilica di S. Ambrogio) il 9 agosto 1897, in occasione di un convegno di musica sacra. Colpì i critici per la semplicità del linguaggio musicale, nutrito di spunti gregoriani e di un lirismo sobrio e convincente.
Per la sua Canterbury Chorale, Jan Van der Roost ha rielaborato il brano per banda sinfonica, esplorando la ricchezza di tutti i colori di questa formazione. Oltre a frasi soliste per diversi strumenti, vi sono alcuni passaggi eseguiti dal “pieno orchestrale” che fanno assomigliare il suono dell’orchestra di fiati a quello di un maestoso organo. Il Te Deum di Jan de Haan inizia con una maestosa introduzione della sezione degli ottoni cui segue la prima variazione sul corale, proposto nella sua forma originale. Seguono altre tre variazioni che portano alla conclusione in fortissimo. Ne risulta un lavoro solenne nel quale sono sapientemente elaborate ed esposte le possibilità espressive e timbriche di un’orchestra di fiati. L’ingresso è libero. I biglietti sono disponibili, fino a esaurimento posti, presso la biglietteria del Teatro del Giglio, nei giorni 17, 18 e 19 marzo compresi, con orario 10.30-13, 16-19.