George Romero, a Lucca l’omaggio al re dell’horror

E dopo Lynch e Cronenberg sarà George Romero e il New Horror Americano ad inaugurare sabato a Palazzo Ducale la prima mostra del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2016, che come ricordiamo sarà in programma a Lucca, Viareggio e Barga dal 3 al 10 aprile. Alle 17,30 di dopodomani questo grande viaggio alla scoperta del cinema sarà infatti aperto dalla mostra dedicata al regista e sceneggiatore americano, maestro indiscusso dell’horror, che sarà l’ospite d’onore di questa edizione del festival.
“Questo è un evento su cui puntiamo in modo particolare – spiega l’assessore Lemucchi presente alla presentazione della mostra – dobbiamo innanzitutto incentivare il turismo culturale e valorizzare la nostra città. Dopo gli ultimi tristi fatti accaduti – continua Lemucchi – sicuramente un po’ di preoccupazione c’è perché si tratta di una manifestazione di profilo internazionale, ma spero che abbia il successo che merita di avere”.
La mostra, curata da Paolo Zelati e Stefano Giorgi, ha come oggetto non solo i manifesti più riusciti e rappresentativi del suo cinema, come la Notte dei morti viventi, Zombi, Creepshow e La città verrà distrutta, ma anche i poster americani dei film più significativi dagli inizi del genere, tracciando così una breve cronistoria del new horror americano. La maggior parte di questi poster – come spiega Paolo Zelati che li ha collezionati con cura e passionale– sono stati autografati da registi e attori principali da lui incontrati, nel corso degli anni, durante interviste e ricerche che lo hanno portato a completare il libro American Nightmares. Queste mostre sono sicuramente una formula felice che arricchiscono la manifestazione, già di per se ricca di eventi e spettacolari attrazioni.
Il suo film d’esordio, La notte dei morti viventi (1968), è divenuto in breve tempo un film di culto e, con i suoi due sequel, Zombi (1979) e Il giorno degli zombi (1985), ha rivoluzionato il cinema dell’orrore, aprendo la strada a un vero e proprio rinnovamento del genere. L’esposizione di palazzo Ducale, curata da Paolo Zelati e Stefano Giorgi e organizzzata dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca in collaborazione con il festival e grazie al sostegno di Banca Société Générale, propone per la prima volta in Italia quaranta oggetti tra locandine, fotobuste e manifesti originali italiani del cinema di Romero, in un percorso cronologico ben definito. Si comincia proprio con la trilogia degli zombi, della quale, nella prima sala espositiva, saranno proposti i manifesti e le fotobuste. La notte dei morti viventi, realizzato con un costo irrisorio e girato in totale indipendenza, ha una trama che è l’archetipo stesso dell’orrore: un’orda di morti viventi assedia una casa di campagna dove si sono asserragliate sette persone. Invece di rivelare coraggio e coesione di fronte al pericolo, il gruppo (campione della società americana e forse dell’umanità) viene sterminato in una sola notte, non tanto a causa degli zombi quanto per la propria stoltezza. Girato in un bianco e nero sgranato, con movimenti di macchina a spalla e interpretato da attori non professionisti, La notte dei morti viventi illude lo spettatore di assistere a un macabro documentario, mentre semplice ma geniale risulta l’invenzione dello zombi, il morto vivente, ultimo grande mito del cinema dell’orrore di cui risultano fissate regole e convenzioni: dal comportamento alla pandemia per contaminazione virale, sino al modo di disfarsene definitivamente. Al secondo film della trilogia, in cui il morbo ha ormai assunto dimensioni epidemiche e gli zombi errano in un grande magazzino, collaborò anche Dario Argento, scrivendone la sceneggiatura e coproducendolo. L’attacco al consumismo colpisce per la violenta radicalità, e il tono satirico è esaltato da contrappunti visivi e sonori che uniscono il truculento all’ironico. Le fotobuste riproporranno queste immagini, stampigliate da allora nella memoria di più di una generazione
Nella sala successiva saranno proposti i manifesti, grandi due metri per 140, dei film Creepshow del 1982, La città verrà distrutta all’alba del 1973 e di tanti altri di quegli anni. Mentre chiuderà il percorso espositivo, un omaggio al New Horror americano, filone cinematografico di cui Romero è da considerarsi il padre fondatore, con una serie di manifesti originali americani autografati dai più importanti attori ed autori del periodo (1968-85) tra i quali ricordiamo Wes Craven, Herschell Gordon Lewis e Brian Yuzna. I pezzi, provenienti dalla collezione privata del critico cinematografico Paolo Zelati, sono vere e proprie illustrazioni curate dai più importanti disegnatori dell’epoca. La mostra occuperà le sale di palazzo Ducale negli stessi giorni di Musica con Vista, l’esposizione organizzata da Cluster, associazione di Musica Contemporanea, per proporre gli elaborati della prima edizione del Premio Internazionale per la scrittura non-convenzionale di partiture musicali. I due percorsi espositivi sono stati sviluppati grazie alla collaborazione e alla comune volontà del Festival e di Cluster di contaminare e intersecare il mondo figurativo di Romero e del New Horror con performances live musicali, grazie ad alcuni musicisti di Cluster che si esibiranno in mostra durante alcune serate, come dall’altra parte i partecipanti al Premio di scrittura non-convenzionale sono stati invitati a confrontarsi e ispirarsi anche con l’immaginario cinematografico del padre dei morti viventi.
George Romero sarà a Lucca l’8 aprile, la sera, per la consegna del premio alla carriera e la presentazione di Zombi (cinema Moderno). Nella stessa occasione, l’autore lascerà impresse le sue impronte nel cemento per la nascente Walk of Fame di Lucca Comics & Games, di cui faranno parte non solo i grandi nomi del fumetto, ma anche le principali personalità dell’immaginario fantastico. Il 9 mattina terrà, sempre al cinema Moderno, una masterclass, mentre la sera del 10 aprile chiuderà il festival a Viareggio presentando Creepshow. Il regista americano farà anche visita alla mostra nel Palazzo Ducale di Lucca. In programma anche una retrospettiva che ne ripercorrerà per intero la carriera cinematografica, dalla pellicola d’esordio La notte dei morti viventi (1968) fino al recente Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti (2009).
Giulia Prete