Sei concerti per la stagione della Sagra Musicale Lucchese

Torna la Sagra musicale lucchese, giunta alla 53esima edizione, con un calendario ricco di concerti e anteprime in location mai visitate prima dal pubblico. A presentare il programma il sindaco Alessandro Tambellini, il consigliere con delega ai beni culturali della provincia di Lucca Enzo Giuntoli, il presidente dell’associazione sagra musicale lucchese Francesca Pacini, il direttore artistico Luca Bacci e dai membri del consiglio della sagra Cesare Rocchi e Arnaldo Terreni. Il festival, il più longevo della città, vedrà l’esecuzione di sei concerti con musica sacra, cori e organo dal 30 aprile all’11 giugno, in alcune delle più belle chiese di Lucca e della sua provincia. Una manifestazione che proporrà al pubblico la tradizione e il fascino della grande musica dei più illustri maestri lucchesi in gran parte del Settecento Lucchese.
“Il Settecento di importazione lucchese è in grado di dialogare con il settecento europeo – spiega Alessandro Tambellini – e da questo dialogo crediamo possa scaturire una programmazione di musica viva da essere fruibile nei contesti propri della città. Questo impegno è arrivato al secondo anno ed il nostro spirito vuole rafforzare sempre di più manifestazioni importanti come questa”.
Anche quest’anno la Sagra dedica spazio e risorse alla ricerca in ambito musicale, in particolare esplorando e portando alla conoscenza di tutti la musica lucchese ed i suoi autori in alcune delle più belle chiese di Lucca e della sua provincia, con l’organizzazione dell’Arcidiocesi di Lucca, della Provincia di Lucca e del Comune di Lucca (soci fondatori), che la sostiene con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dell’Oleificio Rocchi. I sei concerti, tutti ad ingresso libero come da tradizione (tranne la data del 5 giugno), invitano a riscoprire il fascino della grande musica e sono, nella maggior parte, inseriti nella più ampia rassegna Il Settecento Musicale a Lucca.
Il calendario dei concerti
Sabato 30 aprile il primo appuntamento con la Sagra Musicale è alla chiesa di San Pietro Somaldi, alle 18, con il concerto d’organo di Enrico Barsanti. Un evento imperdibile perché il maestro Barsanti eseguirà le musiche di un’artista anonimo del ‘700, oltre a musiche di Gemignani. Martedì 3 maggio nella chiesa di Santa Maria Corteorlandini, per gentile concessione del Fondo edifici di culto ministero dell’interno, alle 21, appuntamento con il concerto dell’accoglienza Miracula – Il libro delle Cantigas di Santa Maria, organizzato dal Concentus Lucensis per la direzione di Stefano Albarello. Il concerto ridà voce agli antichi canti di devozione mariale, che ebbero un formidabile slancio tra il XII e XIII secolo. Le Cantigas de Santa Maria si riallacciano ad un repertorio miracolistico la cui origine si può ritrovare a Cluny nella letteratura dei Miracula che descrivono i prodigi attribuiti all’invenzione di Notre-Dame. Le Cantigas volute da Alfonso di Castiglia detto il Saggio, divennero un simbolo tangibile del pellegrinaggio alla cattedrale di San Giacomo, rivelano con questa silloge di canti come la forza del credo, aiutato dal miracolo, spingeva migliaia di uomini e donne mettendoli in cammino verso le mete di culto tra cui anche Lucca.
La serata conclude il seminario Cantigas de Santa Maria: dare voce ai manoscritti, realizzato dall’associazione musicale Concentus Lucensis, in occasione del Giubileo, all’interno del “Progetto Peregrinari”, in collaborazione con l’associazione Lucca Ospitale e l’arciconfraternita della Misericordia di Lucca e vede la partecipazione nel coro dei ragazzi e delle ragazze del lLiceo musicale per il progetto alternanza scuola-lavoro. Esecutori Matteo Zenatti (canto e arpa romanica), Fabio Tricomi (flauto da tamburo, oud, percussioni), Linda Severi (flauti e cialamell), Mirko Giuntini (organetto medievale), Elisa Severi (viella), Francesco Tognelli (vielle e symphonia), Niccolò Bellandi (percussioni). Ingresso libero.
Sabato 14 maggio, alle 18 nella chiesa della Rosa appuntamento con il concerto per flauto e clavicembalo con musiche di Geminiani e Haendel e gli strumentisti de Il Rossignolo” Martino Noferi al flauto dolce e oboe, Marica Testi al flauto traverso e Ottaviano Tenerani al clavicembalo. Il Rossignolo è un gruppo a geometria variabile secondo il repertorio affrontato, specializzato nello studio e nell’esecuzione di musica antica su strumenti storici.
Domenica 29 maggio la Sagra Musicale Lucchese propone a Badia di Camaiore il Concerto per organo con musiche italiane e tedesche del 1700 con Bach e Grigny, eseguite dall’organista Bernhard Marx, maestro organista attuale titolare al Duomo di St. Blasien in Germania.
Domenica 5 giugno, alle 21, nella chiesa di Santa Maria dei Servi l’appuntamento con il concerto per soli, coro e orchestra Messa di Gloria di Giacomo Puccini, con il coro dell’Università di Pisa, Tuscany Chamber Orchestra, direttore Stefano Barandoni. In questo caso è previsto un contributo per l’ingresso.
Sabato 11 giugno, alle 21 nella chiesa di San Michele, concerto con musiche inedite del 1700 italiano con brani in prima ripresa moderna di Andrea Luchesi, per soli, coro e orchestra, eseguiti dalla Cappella Musicale Santa Cecilia e Orchestra da camera Luogi Boccherini diretti da Luca Bacci.
Per informazioni: 340.3042039 e www.Sagramusicalelucchese.co oltre alla pagina Facebook www.facebook.com/SagraMusicaleLucchese
La storia della manifestazione
La Sagra Musicale Lucchese è nata nel 1963 dall’intuizione di Don Emilio Maggini, monsignore e musicista che fino alla sua scomparsa ne ha diretto la programmazione. L’idea di una manifestazione che desse risalto e attenzione al repertorio di musica sacra sorse all’indomani del restauro e inaugurazione dell’organo della cattedrale di Lucca, San Martino, occasione che la città accolse con grandissimi entusiasmo e curiosità.
Da allora e fino ad oggi, la Sagra Musicale Lucchese è stata evento culturale di riferimento a livello italiano per l’alto livello dei programmi artistici che non hanno mai mancato di proporre inediti, prime e grandi nomi del panorama internazionale, facendosi promotrice del meglio della produzione artistica contemporanea. Solo per fare un esempio, sono stati ospiti a Lucca Odile Pierre, organista e compositrice francese, Jean Guillou, organista di fama internazionale e titolare dell’organo di Saint Serge all’età di 12 anni, Arturo Sacchetti, già direttore del Coro da camera Rai e esperto di Lorenzo Perosi e Klemens Schnorr, organista titolare della Cattedrale di Friburgo.
La vocazione di promotrice della cultura musicale che ha mosso le attività della Sagra fin dai suoi albori è riconoscibile nella ricerca di repertori di musica sacra del passato spesso sconosciuti. Don Emilio Maggini ha riscoperto e catalogo innumerevoli e a volte indecifrabili fonti storico-musicali, rendendole eterne grazie alle incisioni realizzate in collaborazione con la casa editrice Bongiovanni di Bologna. L’attenzione allo studio della cultura musicale promosso dal sacerdote-musicista, che è diventato anche mission della Sagra, è diffondere l’educazione musicale a tutti, partendo dalle scuole primarie, visione che si è diffusa solo a partire da molti anni dopo la nascita della manifestazione. Erano infatti ben chiari a Don Maggini, in tempi del tutto non sospetti, la centralità e il valore dell’educazione musicale. Fu lui a volere un coro di voci bianche per la città, diretto prima da Giulia Biagetti e successivamente da Sara Matteucci, che ha aperto la strada a tanti ensemble corali e alle tante scuole di musica che negli ultimi 20 anni sono nate e cresciute sul territorio.
Un Maggini precursore, dunque, della diffusione dell’educazione musicale come formazione fondamentale e base culturale condivisa, e musicista la cui intuizione ha con gli anni contribuito allo sviluppo di un ricchissimo humus di associazioni ed attività musicali, che insieme hanno portato oggi la città ad essere definita Lucca città della musica, che è insieme un riconoscimento territoriale, culturale e di promozione turistica. La Sagra Musicale Lucchese, grazie al suo direttore, ha saputo valorizzare e far riconoscere quell’identità musicale propria del Dna della città che altrimenti sarebbe potuta rimanere invisibile.
La direzione artistica della Sagra è dal 2009 in mano al maestro Luca Bacci, indicato dopo la morte di don Maggini come suo “erede artistico”, avendo collaborato con lui negli ultimi anni della sua attività.
Valentina Polieri