Allo Scompiglio un altro fine settimana di eventi

9 aprile 2016 | 14:19
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Allo Scompiglio un altro fine settimana di eventi

L’associazione culturale dello Scompiglio di Vorno, diretta da Cecilia Bertoni, propone un’occasione di confronto sulla “in-definizione” del genere attraverso assemblaggi provvisori: una programmazione tematica, ospitata da marzo 2016 alla primavera 2017 negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio, con concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrata sull’individualità in relazione o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.

“Assemblaggi provvisori – sottolinea Cecilia Bertoni – vuole essere un tentativo di instaurare il senso del dubbio, di rinunciare alla sicurezza dell’appartenenza e di agevolare il movimento tra le diverse tonalità e i diversi cromatismi, attraverso progetti e appuntamenti che mettano a fuoco aspetti socio-culturali, antropologici, biografici e autobiografici”.
La manifestazione nasce da un bando internazionale dell’associazione culturale dello scompiglio del 2015, rivolto ad artisti di ogni ambito, incentrato sul tema dell’identità di genere. Propone progetti, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità.
Sabato 16 e domenica 17 aprile, a partire dalle 16, vengono presentati nelloSpazio Performatico ed espositivo, due dei progetti vincitori del bando: Aftermath di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli che comprende le due installazioni Diario blu(E) e Walking gender e la performance Pornopoetica; Mdlsx dei Motus con Silvia Calderoni.

Aftermath, è un progetto in tre parti di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli che parte dal percorso esistenziale e politico della videomaker Raccagni, dalla sua ricerca di identità nell’adolescenza fino alla consapevolezza, alla soglia dei 40 anni, di essere una persona queer nel paradosso di una possibile categorizzazione. Sabato alle 16 si inaugurano le installazioni Diario blu(e), viaggio sonoro e visivo attraverso le pagine del diario della Raccagni adolescente e Walking gender, che racconta il percorso laboratoriale sulla esplorazione delle tematiche di identità e genere durante l’adolescenza, realizzato dalle due artiste con allievi/e degli Istituti d’istruzione superiore liceo delle scienze umane Paladini e liceo artistico musicale Passaglia di Lucca. Le installazioni saranno visibili fino al 5 giugno. Completa il progetto la performance Pornopoetica, presentata in prima assoluta sabato alle 18 (replica domenica alle 21), che indaga la fluidità della sessualità e l’oscillazione del desiderio, lavora tra le maglie dell’immaginario pornografico e indaga anche il rapporto tra l’io, il corpo, la sua trasformazione nel desiderio, e nella fantasia. E, attraverso questi temi, il rapporto con l’altro. Ideazione, regia, interpretazione, scene e costumi di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli. Produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio.
Mdlsx di Motus con Silvia Calderoni, regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni, suoni Enrico Casagrande, video e luci Alessandro Spirli.
In scena sabato alle 21 e domenica alle 18, Mdlsx è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che Mdlsx tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del D-j/Vj Set, per dare inizio a una esplorazione sui confini che si catalizzerà, nel 2017, in Black Drama (un musical tragico). In Mdlsx collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà Mdlsx oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. I Motus si sono ispirati a Judith Butler che, con A Cyborg Manifesto di Donna Haraway, il Manifesto Contra-sexual di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.
Una produzione Motus 2015 in collaborazione con La Villette – Résidence d’artistes 2015 Parigi, Create to Connect (Eu project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana, Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, marche teatro – con il sostegno di Mibact, regione Emilia Romagna.