Storie di migranti e cooperazione alla Fondazione Bml

28 aprile 2016 | 11:21
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Storie di migranti e cooperazione alla Fondazione Bml
Storie di migranti e cooperazione alla Fondazione Bml
Storie di migranti e cooperazione alla Fondazione Bml

“Tutto ciò che ho mai avuto sono canzoni di salvezza, canzoni di libertà”. Recitava così la canzone di Bob Marley, intonata da lui ormai nel lontano 1980. Ma Redeption Song, se pur scritta quasi quarant’anni fa, purtroppo fa riaffiorare anche storie molto attuali. E’ questo infatti il titolo del film documentario diretto dalla regista Cristina Mantis che per la prima volta sarà proiettato a Lucca giovedì (5 maggio) alle 21 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte in piazza San Martino. Un documentario di circa tre minuti in cui, tra scene e parole forti , verrà raccontata la triste storia di Cissoko, un profugo di guerra arrivato in Italia con un barcone insieme a tanti altri che, come lui, hanno visto nell’Europa l’unica ancora di salvezza. La pellicola, vincitrice del premio Rai cinema al festival internazionale del documentario visioni dal mondo dell’edizione del 2015 è stato proiettato, oltre che a Roma e Milano, anche nella piccola isola di Gorée, in Senegal, dove ancora oggi sono presenti gli antichi edifici in cui venivano raggruppati gli schiavi che sarebbero partiti per l’America.

“Il forum per la cooperazione internazionale di Lucca – spiega l’assessore Enrico Cecchetti – ha scelto di proporre la visione di questo documentario per il punto di vista diverso, almeno all’apparenza, con cui il protagonista che ha fatto esperienza del viaggio verso l’Europa, guarda il fenomeno della migrazione. In un periodo come quello attuale che vede aumentare la pressione dei profughi sul nostro paese e l’Europa diventa essenziale capire non solo perché, ma anche chiederci come possiamo contribuire in modo concreto ad arrestare l’emorragia in atto in alcune aree del continente africano. Questo film è un ulteriore strumento per capire che in Africa ci sono forze, organizzazioni, società civili che ci chiedono di essere sostenuti nelle loro campagne a favore del restare, e questo rappresenta un nuovo collegamento fra la cooperazione e l’immigrazione che viene dall’Africa. Queste persone – conclude l’assessore – devono pretendere in ogni modo di essere messi in condizioni di non emigrare”.
Il forum, costituito nell’ottobre 2014, negli anni ha dato vita a molte attività: Incontri nelle scuole, dove il protagonista per eccellenza è stato l’istituto Sandro Pertini, ma anche eventi divertenti creati per i ragazzi e le loro famiglie come la caccia al tesoro e la Festa dei popoli. Tutte iniziative che affrontano con leggerezza e semplicità i temi molto importanti della solidarietà e dell’integrazione multiculturale.
“Fare attività nelle scuole è stata un’esperienza sorprendente – racconta l’antropologo Fabio Malfatti – abbiamo trovato ragazzi non solo interessati ma anche molto preparati con cui abbiamo avuto riscontri molto positivi ed interessanti”.
“La seconda edizione della caccia al tesoro – come spiega Claudia del Rosso dell’associazione Amani Nyayo – si terrà sabato 11 giugno a partire dalle 14,30 in piazzale Arrigoni. Quest’anno l’iniziativa è stata pensata ancora di più per le famiglie e sarà per tutti un’occasione di approfondimento, confronto e scambio di conoscenze con le altre culture”.
La festa dei popoli è invece un evento giunto ormai alla terza edizione che viene organizzato dalla Caritas di Lucca per supportare il progetto Asola e bottone – quartieri attivi contro la povertà, un progetto nato allo scopo di sostenere e incentivare la crescita della cittadinanza attiva ed ha consentito addirittura di avviare numerose azioni per contrastare il fenomeno delle nuove povertà di quartiere. La festa si terrà nel pomeriggio di domenica (29 maggio) al parco La Montagnola nel Quartiere di San Concordio.
“L’immigrazione è un tema che deve essere affrontato con occhi nuovi – spiega ancora l’assessore Cecchetti – non va affrontato solo l’aspetto dell’accoglienza ma vanno capite e abbattute anche le cause. In Italia, che è il paese geograficamente più vicino all’Africa, dovrebbe esserci più solidarietà e interesse da parte di tutti noi. E’ un paese dalle potenzialità straordinarie e senza collaborazione non c’è futuro per nessuno”.
Dopo la proiezione della pellicola, durante la serata del 5 maggio ci sarà anche l’incontro con la regista e il protagonista-coautore Cissoko Aboubacar.

Giulia Prete