“International jazz day”: a Lucca premio per compositori

International Jazz day: a Lucca nasce un premio dedicato ai giovani compositori jazz. È stato annunciato stamani (sabato 30 aprile), in occasione della giornata internazionale dedicata al jazz, il premio voluto dal Circolo Lucca Jazz, sostenuto dal club Unesco di Lucca e intitolato a Pino Massara. Il concorso nasce da un’idea dell’associazione Map (movimento autori professionisti), in collaborazione con il circolo Lucca Jazz e Il Club Unesco di Lucca, ed è riservato a giovani compositori di musica jazz e leggera, ideato e realizzato con il proposito di offrire ai concorrenti di qualsiasi estrazione artistica, e provenienti da paesi appartenenti alla comunità europea geografica, la possibilità di confrontarsi con la composizione di brani appartenenti al mondo del jazz e della musica leggera.
L’annuncio è stato fatto all’apertura della mostra di Igort dedicata a Chet Baker, che segna l’inizio della giornata In-Provvisare – Suono e canto dell’istinto dei popoli, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del comitato nuovi eventi per Lucca e con l’organizzazione del Club Unesco Lucca, del circolo del Jazz di Lucca e di Archimedes – archivi musicali e del suono. Alle 11,30 nei chiostri di san Francesco è stato inaugurato il racconto a fumetti della vita di Chet, fatto da uno dei più interessanti e apprezzati fumettisti italiani contemporanei, che con un’attività trentennale e opere tradotte in quindici paesi, è oggi tra i più importanti e noti autori italiani di fumetti: Igort. Perché proprio Lucca? “Il filone della memoria è fondamentale per capire la portata delle vicende umane vissute da Baker a Lucca, anche prima del biennio 1960-61 – spiega il presidente del circolo Lucca Jazz, Vittorio Barsotti -. È noto come il circolo lucchese abbia costituito il primo importante riferimento per l’artista in Italia, specie nel triennio 1956-59. Artista straordinario nella sua unicità, in grado di coniugare una sofferta poetica ad un lirismo assoluto, il quarto di secolo e più che ci separa dalla sua morte non ha dissolto l’aura di provvisoria irregolarità che ha accompagnato la sua vita. Questa mostra vuol essere un piccolo flash sull’essenza della sua statura artistica, nell’intreccio di intensi rapporti umani e la loro intima natura che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza”.
Lucca ha ospitato Chet anche nelle condizioni peggiori, il carcere: ma qui a Lucca è stato anche amato ed aiutato a sopravvivere fino all’ultimo dei suoi giorni più tragici. La memoria fotografica e di immagini presenti a Lucca, non solo pubblica ma anche privata, può restituirci idealmente la vita artistica di Chet Baker, dove la passione e la bellezza intrinseca del volto e delle mutevoli espressioni ci conducono all’ultimo ritratto: un volto reclinato che ci spiega bene perché Chet quella sera, rispondendo forse all’ultima intervista italiana, confessa che il mondo del jazz ‘è un ambiente di persone molto sensibili, ma di troppa sensibilità si muore.’.
La giornata del jazz è proseguita alle 16 con il convegno Gli archivi musicali e l’esaltazione della musica d’improvvisazione in Italia e nel mondo, nel complesso di san Micheletto e si conclude alle 21 con un grande concerto in San Francesco, dove il Cljazz Quintet (Francesco Massagli al piano, Francesca Fattori alla chitarra, Giuseppe Nannini al sax, Renato Marcianò al basso, Edoardo Vannozzi alla batteria) e il Quartetto di Lucca (Vito Tommaso al piano, Giovanni Tommaso al contrabasso, Antonello Vannucchi al vibrafono e Bruce Ditmas alla batteria) si esibiranno sulle note di brani originali e classici della tradizione jazzistica, il tutto, ovviamente, all’insegna dell’improvvisazione. Per informazioni sul concorso: v_barsotti@virgilio.it