Cecilia Del Bono, il suo Ep e le cover sono già un caso

10 maggio 2016 | 08:10
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Cecilia Del Bono, il suo Ep e le cover sono già un caso
Cecilia Del Bono, il suo Ep e le cover sono già un caso
Cecilia Del Bono, il suo Ep e le cover sono già un caso

Ventidue anni, una passione viscerale per la musica declinata in tutte le sue forme ed un pentagramma interiore in continuo subbuglio. Cecilia Del Bono, lucchese, è uno dei talenti più puri di una città che sa sfornare artisti di levatura sorprendente, per chi ha la pazienza di tendere l’orecchio ed alzare il piede dall’acceleratore quotidiano. Che poi è quello che hanno fatto i più di 5000 utenti che, in un solo mese, hanno letteralmente invaso il canale youtube della giovane cantante, per godersi una sola cover (Facebook: https://www.facebook.com/ceciliadelbonomusic/, Instagram: https://www.instagram.com/cecilia.music/). E lei, aspetto genuino e sorriso sempre impostato sulla modalità on, sa di catalizzare consensi e non ha nessuna intenzione di smettere. Perché nella vita tante cose catturano lo sguardo e pochissime il cuore e, per Cecilia, soltanto la seconda strada è quella buona.

Cecilia, com’è iniziata la tua relazione esclusiva con la musica?
“Prestissimo. All’età di 8 anni, piccola e minuta, già mi trovavo di fronte ad un pianoforte. Non fu propriamente una storia a lieto fine: l’impronta della mia insegnante era decisamente classicheggiante ed io non potevo sopportarla. Sentivo già dentro di me un profondo senso di ribellione, un atteggiamento anticonvenzionale che spesso si coniuga con la creatività. In definitiva piangevo a dirotto prima, durante e dopo ogni lezione, così la maestra, esasperata, mi disse sei parole magiche: ‘Scegli tu gli accordi e canta’. Da lì in poi è cambiato tutto”.
E’ cambiato anche lo strumento: dal piano alla chitarra.
“Sì, ho iniziato a studiare approfonditamente voce ed accompagnamento, con grande tenacia. Pensa che in prima media, senza dire nulla a nessuno, mi sono esibita da sola alla recita di fine anno. Poi è venuto il liceo musicale (il Passaglia ndr): lì sono cresciuta molto, facendo 5 anni di chitarra classica e coro. Però ho sempre suonato anche l’elettrica e l’acustica. Dopo quel periodo mi sono iscritta ad una scuola di musica ed ho conseguito una laurea internazionale rilasciata dalla Essex University”.
Continuiamo ad andare avanti, arrivando ai giorni nostri e all’uscita di Timeless, il tuo primo Ep
“E’ stata una grande soddisfazione. Proposi un mio brano al producer lucchese Filippo Guerrieri, che apprezzò, e da lì è partito il progetto. L’album contiene 5 brani, con generi che spaziano dal Nu Soul all’R’Nb e all’Hip Hop. L’ho dedicato a mio padre: la prima canzone (Nothing’s like before) e l’ultima (Clouds) sono pensate particolarmente per lui, perché parlano di un rapporto eterno e di preghiera”.
L’amore è un’altra tematica ispiratrice: come l’hai affrontata?
“E’ vero, si parla anche di amore, sotto una particolare angolatura. You and I, ad esempio, riguarda il tema della fiducia reciproca e di quanto la mancanza di questo elemento possa rovinare un rapporto. What we feel, invece, è dedicata agli indecisi: bisogna dire quello che si sente, senza timore, perché il coraggio di esternare i propri sentimenti è una componente importante delle nostre vite. Make it right ha un testo liricamente più elaborato: parla di quanto sia necessario lavorare duro e rimanere umili, per conseguire i propri obiettivi. Oggi sono felice perché ho potuto comunicare qualcosa con la mia musica ed il grande apprezzamento collettivo mi emoziona e mi inorgoglisce. Devo poi menzionare l’editore, Andrea Guzzoletti, che ha creduto in me. Inoltre è stato fondamentale il contributo di Greta Antoni per la parte fotografica dell’album, del rapper Riku nel quarto brano e di Richard Margelli per la grafica”.
Ma non è finita qua: con il tuo ultimo progetto stai mettendo via migliaia di visualizzazioni
“Posso confessare una cosa? Ancora non ci credo. E’ stupefacente la quantità di pubblico che si interessa a quello che sto facendo e, ogni tanto, controllo più volte per capire se certi numeri sono reali o me li sto sognando. La cover di Stay with me, di Sam Smith, mi ha regalato un riscontro di pubblico davvero inatteso. Ne ho pubblicata un’altra da poco: si tratta di Let it go, di James Bay. Sta andando molto bene anche questa. Ho intenzione di portare avanti questo tipo di lavoro, perché mi consente di arrivare ad una platea molto estesa. Anche in questo caso sono supportata: i video distribuiti sul mio canale sono curati da Greta Antoni, che è una professionista impareggiabile”.
Nel frattempo fanno la fila per i tuoi live: il prossimo appuntamento?
“Il 20 maggio: aprirò insieme a Fabio Angeli (frontman della band Esterina) il concerto di Davide Toffolo (leader dei Tre allegri ragazzi morti) all’Agorà. Sarà un bell’appuntamento e ne seguiranno moltissimi altri: la mia agenda è in continuo riempimento”.

Paolo Lazzari