Musica e solidarietà nel carcere di San Giorgio

14 maggio 2016 | 07:07
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Musica e solidarietà nel carcere di San Giorgio

Concerto di solidarietà alla casa circondariale di S.Giorgio con Poesie in musica dal carcere con Riccardo D’Ambra, i Visibì e Giulio D’Agnello, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca
Nell’ambito del progetto Musica senza Confini, si è tenuta ieri l’anteprima nazionale del progetto Riki canta Ruju – Quando il dolore diventa valore, uno spettacolo promosso dall’associazione Con la Musica, presieduta dalla professoressa Carla Nolledi, musicologa e didatta musicale, con il contributo economico della Fondazione Banca del Monte di Lucca attraverso la organizzazione di Alap (Associazione lucchese Arte e psicologia) diretta da Enrico Marchi, psichiatra e arteterapeuta, e realizzato dalla associazione Riki canta Ruju, attraverso la energica e appassionata promozione di Luciana Consiglio.

Lo spettacolo, un recital con musiche e letture diretto da Francesco Tassara, nasce da una particolare esigenza, cioè quella di dare voce, da parte del detenuto Andrea Ruju che è al San Giorgio da circa tre anni per scontare la pena legata ad una rapina, al proprio vissuto interiore di rinascita; dal suo dolore e dal suo ripensamento e rimpianto nasce una nuova persona, che attraverso l’arte della scrittura ritrova se stesso, le sue parti migliori e inaugura così attraverso l’arte e la creatività un nuovo percorso psichico , morale e spirituale.
Lo aiuta la cugina Luciana Consiglio, che colpita dalla profondità dei testi, decide di farli mettere in musica, dando vita con Riccardo D’Ambra, leader del gruppo musicale Visibì, al progetto musicale Riki canta Ruju.
Riccardo D’Ambra, egli stesso colpito da poco da un intenso dolore per un recente lutto familiare, appena legge le poesie di Andrea, che ancora non conosce, fa subito sue quelle parole e sentimenti che sanno suscitare e nascono così brani toccanti, “che bussano all’anima di chi ascolta”, per usare le sue stesse parole.
Il concerto in S.Giorgio è stato una sorta di prova generale-anteprima, viste le ovvie difficoltà a poter provare dentro il carcere, ed è stato aperto dal maestro Giulio D’Agnello, conosciuto e apprezzato artista lucchese non nuovo a percorsi di solidarietà dentro la cerchia della casa circondariale di S.Giorgio, e da tempo impegnato con la professoressa Nolledi e il dottor Marchi in manifestazioni ed eventi che hanno per tema la musica come mezzo di crescita, formazione e anche terapia.
Si sono esibiti sul palco del San Giorgio, oltre a D’agnello, D’Ambra e Andrea Ruju i musicisti Maria Cozzani, Manuel Picciolo, Massimo Artino, Alessandro Artino, Gianmaria Simoncini con la partecipazione attoriale di Andrea Bonomi.
Un momento di grande pathos e forte coinvolgimento da parte del pubblico, detenuti ed ospiti, che hanno potuto profondamente apprezzare quanto lo sforzo di una persona che cerca di sopravvivere intellettualmente e psicologicamente ai suoi errori riesca davvero a produrre una potente energia affettiva che dalla claustrofobica realtà di una cella si libera oltre i confini materiali attraverso la magia dell’arte e della musica.
Un ringraziamento particolare dagli organizzatori è andato alla direzione, allo staff educativo e di vigilanza della casa circondariale ed al cappellano, che hanno permesso a questa importante occasione di poter iniziare il suo percorso che speriamo sia possibile rappresentare in tutta Italia.