Lucca Classica, la formula funziona: in 8500 per i concerti



Oltre 8500 persone ad assistere ai concerti, il coinvolgimento di enti pubblici e privati, i grandi interpreti e l’attenzione dei maggiori media nazionali: Lucca Classica music festival, giunto alla sua seconda edizione, è una scommessa largamente vinta. Le ragioni di questo successo – aumentato rispetto alla tre giorni di un anno fa – sono state spiegate oggi (16 maggio) al Teatro del Giglio, da Marcello Parducci (presidente Lucca Classica), affiancato dal direttore artistico Simone Soldati, da Aldo Tarabella, dal sindaco Alessandro Tambellini, da Renato Bonturi (per la Provincia di Lucca), Maido Castiglioni (Fondazione Crl) e dai due sponsor principali (Bmw e Tagetik, rispettivamente con Giorgio Serafini e Pierluigi Pierallini).
E, prima ancora delle parole, è una sorta di documentario proiettato su una parete immacolata del ridotto del Giglio a rendere giustizia a quello che è appena successo, andando a riassumere con una sintesi mirabile qualcosa come 58 appuntamenti in 3 giorni, con ospiti come Villoresi, Mancuso e Zagrebelsky, De Maria, Brunello ed i fratelli Troussov, soltanto a titolo esemplificativo. “Numeri importanti – commenta Parducci – cui dobbiamo aggiungere anche le circa 700 presenze dei concerti d’anteprima. Non possiamo invece contare quante persone abbiano seguito gli eventi all’esterno dei palazzi, ma sono state moltissime. La cosa che ci dà maggiore fiducia per proseguire? Non soltanto le cifre, che ci danno ragione, ma specialmente la partecipazione di tanti giovani molto interessati”. Il deus ex machina dell’evento, Simone Soldati, prova a schernirsi dribblando i complimenti incassati a pioggia: “Questo è il risultato del lavoro di un anno da parte di un gruppo di persone splendide – osserva – proprio perché la manifestazione è improntata alla condivisione totale di idee. Oggi possiamo dire che Lucca Classica esprime una grande cifra divulgativa e che la musica è davvero strumento di civiltà e di incontro”.
Anche quest’anno non è mancata la collaborazione con alcune tra le più rilevanti entità cittadine: dal Lucca museum al Boccherini, dal Puccini museum alla Fondazione omonima, senza dimenticare il Comitato nuovi eventi per Lucca e la sinergia con i musei nazionali. Ed il sindaco rilancia: “Questa collaborazione tra pubblico e privato – afferma – consente di conseguire risultati enormi e Lucca Classica ne è la riprova. Per questo mi rivolgo a tutte le imprese del territorio: noi stessi cerchiamo di intercettarle, ma si facciano avanti anche loro, per essere sempre più parte attiva del nostro tessuto sociale”. Di scommessa vinta parla anche Tarabella, che confessa di aver particolarmente apprezzato “Il coinvolgimento di generazioni diverse e l’importanza di poter contare su un gruppo stabile di figure legate al mondo dell’arte, sempre pronte ad attivarsi per rendere la città culturalmente viva”.
Gli sponsor e la Fondazione Crl parlano di scommessa vinta: “E’ il risultato della qualità espressa da partecipanti ed organizzatori”, commenta Castiglioni, mentre Bonturi ricorda l’importante coinvolgimento di Palazzo Ducale nel corso della manifestazione. Grande copertura, si diceva, è stata assicurata dai media nazionali e locali: su tutti si ricordano Amadeus, Rai, Radio Tre ed il canale sky Classica Hd. La manifestazione è già confermata anche per il prossimo anno (5,6,7 maggio 2017) e lo staff si è già messo al lavoro. L’intento è quello di replicare e migliorare quanto già visto: l’afflusso delle famiglie che anche quest’anno hanno preso parte ai 15 appuntamenti dedicati ai più piccoli, come anche la musica nelle strade e nelle piazza (con le seguitissime e streets bands) ed i concerti dei conservatori (quest’anno più di 150 giovani sono stati diretti dal maestro GianPaolo Mazzoli).
Il fascino della manifestazione è stato poi ulteriormente amplificato dalla partecipazione degli esercenti alla seconda edizione della gara per la vetrina più bella, che ha messo in mostra violini, chitarre, 33 giri omaggi a Puccini.
Paolo Lazzari