La canzone perduta di Erol Mintas al cinema Astra

Ancora una prima visione con il Cineforum Ezechiele al cinema Astra. E’ in programma domani (24 maggio) alle 19,45 con Anomalisa di Charlie Kaufman, Duke Johnson – Usa, 2015 – 90’ – Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia. Michael combatte contro la sua introversione e la propria incapacità di interagire con le persone, fin quando non incontra Lisa. La ragazza, che lo aiuta a superare i suoi complessi, appare a Michael diversa da qualsiasi persona abbia mai conosciuto, come una splendida anomalia…
Anomalisa è un racconto di solitudine in buffa animazione, ma anche un’ulteriore dimostrazione del genio di Kaufman qui al servizio di una storia intima e sofferta. Un sorprendente film di animazione premiato a Venezia e candidato all’Oscar.
Alle 21,30 si prosegue con La canzone perduta di Erol Mintas – Turchia, 2015 – 107’ con Feyaz Duman, Zubeyde Ronahi. Ali, un giovane insegnante, vive con l’anziana madre Nigar a Istanbul nel quartiere di Tarlabasi, rifugio, dagli anni Novanta in poi, di molti immigrati curdi. Nigar è convinta che i suoi vecchi vicini di casa si siano trasferiti nel loro villaggio della Turchia orientale e ogni mattina imballa le sue cose con la speranza di poter fare anche lei la stessa cosa. Poetico e militante, lo stile di Mintas è vicino al linguaggio neorealista iraniano di Panahi e Farhadi, attento a riprendere l’incredibile significanza, seppur sottaciuta, nascosta e talvolta inespressa della quotidianità.
Biglietto unico 5 euro per i due film.
Mercoledì (25 maggio) alle 21,30 gli eventi si spostano all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca con Storia di Pieradi Marco Ferreri – Italia, 1983 – 111’ con Isabelle Huppert, Hannah Shygulla, Marcello Mastroianni. Ingresso gratuito per i soci.
Doveroso omaggio a un regista troppo frettolosamente accantonato e a un’attrice, Piera Degli Esposti, qui divenuta un personaggio grazie al libro omonimo di Dacia Maraini. Il consueto mondo di Ferreri, fatto di scenari metafisici, personaggi grotteschi, situazioni archetipiche, si incarna in due interpreti femminili di rara intensità. Un titolo assente dai nostri schermi da più di trent’anni, finalmente riscoperto.