Un mediometraggio di De Palma al centro dell’ultimo incontro collaterale della mostra alla Ragghianti

Alla Fondazione Ragghianti di Lucca si conclude, curata da Paolo Bolpagni e Alessandro Romanini, la serie di incontri collaterali all’esposizione Sguardi paralleli: Mario Ballocco/François Morellet.
Venerdì (27 maggio) alle 21 nella sala conferenze in via San Micheletto 3, in collaborazione con il Circolo del Cinema di Lucca e il Lucca Film Festival e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Ragghianti organizza la proiezione di The Responsive Eye di Brian De Palma, reportage sulla serata di inaugurazione della mostra sulla Optical Art tenuta al Moma di New York nel 1965.
La visione, ad ingresso libero, sarà introdotta da Alessandro Romanini docente di teoria della percezione e psicologia della forma all’Accademia di Belle Arti di Carrara, direttore del centro di formazione post-universitaria Fondazione centro arti visive a Pietrasanta e curatore di mostre e rassegne audiovisive d’arte contemporanea. Nel 1965 Il Museum of Modern Art di New York organizzò The Responsive Eye, prima fondamentale mostra organizzata sul suolo americano dedicata all’Optical Art. L’evento registrò un successo strepitoso sia tra il pubblico che fra i critici d’arte del periodo. Visto l’entusiasmo crescente di una folta schiera di appassionati, la mostra iniziò un tour negli States che durò per tutto il resto dell’anno, riscuotendo ovunque consensi entusiastici.
Il mediometraggio realizzato da Brian De Palma in occasione dell’apertura della esposizione testimonia prima di tutto lo sperimentalismo che caratterizzava l’operato del regista negli anni Sessanta e la sua attenzione per i nuovi linguaggi espressivi. Oltre a testimoniare la volontà di adesione al clima libertario e di protesta che caratterizzava gli Stati Uniti in quegli anni, queste esperienze indirizzarono l’interesse di De Palma a performance e happening (come testimonia il corto Dionysus in ’69) e soprattutto contribuirono a sviluppare il suo peculiare stile, la tecnica e l’ossessione formale (già visibili anche in opere come Wotan’s Wake del 1962) che in seguito lo contraddistingueranno, dallo split screen al piano-sequenza.
Il documentario dedicato alla mostra The Responsive Eye permette all’autore di “giocare” con lo sguardo dello spettatore e di mettere in movimento l’immagine anche in inquadrature fisse, creando moltiplicazioni del punto di vista e inediti format d’intervista. Il travelling usato per le riprese nel museo anticipa quello famoso che seguirà Angie Dickinson nel film Pulsion.
Nel film, oltre alle numerose opere esposte, compare un variegato nucleo di personaggi intervistati da De Palma (coinvolto nella realizzazione anche come cameraman): tra questi il curatore William Seitz, lo storico dell’arte e psicologo tedesco Rudolf Arnheim, artisti come David Hockney, Josef Albers, Larry Rivers, Mon Levinson, l’architetto teorico dell’International Style Philip Johnson, l’esperto di oftalmologia Irving H. Leopold, il fashion designer Larry Aldrich, l’attrice Pamela Tiffin, il produttore e filantropo Huntington Hartford e molti altri.
Per informazioni: www.fondazioneragghianti.it, info@fondazioneragghianti.it, telefono 0583.467205