Imt, 23 neodottori ma il ministro dà forfait






Ventitré giovani dottori destinati a proseguire la carriera accademica a livelli di eccellenza o ad entrare nel mondo del lavoro, per formare l’élite della nuova classe dirigente: si è svolta oggi (30 maggio) nella cappella Guinigi, la cerimonia di consegna dei diplomi. Ricco il parterre, intervenuto per presenziare all’evento: c’erano il prefetto Giovanna Cagliostro, il presidente della Provincia Luca Menesini, l’assessore Giovanni Lemucchi, il presidente della Fondazione Crl Arturo Lattanzi, il neo questore Alessandro Giuliano e numerosi rappresentanti delle forze di polizia e del mondo accademico, oltre che al sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri. All’appello mancava soltanto l’ex allieva di lusso, il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, che tuttavia ha mandato una nota scritta letta dal neo direttore Pietro Pietrini.
Madia è stata nominata madrina della nuova associazione Alumni e studenti: a Lucca si è perfezionata in economia del lavoro nel 2008, al termine del primo ciclo di dottorato di Imt. A lei vanno la carica di presidente onorario dell’associazione e una targa onorifica per il suo impegno professionale e civile. “Il tempo che ho vissuto dentro a Imt – scrive il ministro – ha giocato un ruolo molto importante nella mia vita, sino a diventare un fattore cruciale per il mio lavoro. Con quella esperienza sono diventata parte di una comunità scientifica estremamente dinamica, cui auguro di continuare a cogliere i migliori risultati. Essere nominata madrina della nuova associazione è un grande onore e prometto che ci vedremo presto”. Tra le varie iniziative, l’associazione intende creare una rete di informazioni per quanto riguarda stage, occupazione e opportunità di ricerca, così come prospettive di collaborazione scientifica tra i membri, per sostenere attivamente i servizi di placement della Scuola. L’associazione favorirà il legame tra chi si è perfezionato a Imt e Lucca, rendendo di fatto la città il fulcro di un network culturale internazionale. Nel 2015 sono state oltre 2mila le domande pervenute all’Istituto- una delle 5 scuole di eccellenza in Italia – da 113 differenti paesi, a fronte di 30 borse disponibili. “E’ il sintomo della grande vocazione internazionale di questa scuola – ha spiegato Pietrini – che vuole riportare qua i cervelli in fuga, ma anche aprirsi alle eccellenze straniere. Oggi celebriamo studenti provenienti da Usa, Uk, Polonia, Turchia, Egitto, Messico e ovviamente Italia. L’esperienza del Campus fa di Imt un unicum: qui si intrecciano esperienze reciproche tra professori e studenti, per una crescita continua. Adesso questi dottori sono pronti per entrare a far parte della nuova classe dirigente: abbiamo stimato che il 56% prosegue la carriera accademica a livelli di eccellenza, mentre il 43% entra in realtà lavorative di primo livello”. E’ il caso di un dottore di ricerca che, da qualche mese, ha iniziato a lavorare in Ferrari come ingegnere elettronico e che, salito sul palco per raccontare la sua esperienza, dice a gran voce: “Sì, ho fatto la scelta giusta”. I risultati conseguiti da Imt rappresentano motivo d’orgoglio anche per la Fondazione Crl, assidua sostenitrice della scuola: “Innovazione e ricerca – argomenta Lattanzi – sono le parole chiave per poter competere ad alti livelli. Noi siamo orgogliosi di aver creato un campus così bello e funzionale per questi studenti e continueremo ad investire per far crescere ancora di più la scuola”. “La scuola Imt Alti Studi di Lucca rappresenta molto per il nostro Paese. Sono davvero onorato di portare il saluto del Governo a questa cerimonia e a questa scuola d’eccellenza”, ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri.
“Imt è una scuola giovane, – ha continuato Ferri – che ha fatto dell’internazionalizzazione il suo punto di forza, confermando la qualità del sistema accademico italiano e dimostrando che si può contenere la fuga dei cervelli, ma soprattutto che si possono attrarre in Italia i migliori studenti da tutto il mondo, come dimostrano i dati degli ultimi bandi di IMT. Tra i principali meriti della Scuola, l’impostazione multidisciplinare e il contributo che dà alla ricerca tecnologica e scientifica, vera sfida per il nostro Paese in questo momento storico”.
Paolo Lazzari