Identità di genere, un concerto e due performance allo Scompiglio

2 giugno 2016 | 10:48
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Identità di genere, un concerto e due performance allo Scompiglio

Venerdì (3 giugno), sabato e domenica nella tenuta dello scompiglio di Vorno proseguono gli appuntamenti di Assemblaggi Provvisori, manifestazione diretta da Cecilia Bertoni, incentrata sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.

Venerdì si terrà un Omaggio a Schubert, dedicato al grande compositore austriaco che attraverso il linguaggio della musica è riuscito a prendere coscienza e affermare la propria identità sessuale nel contesto repressivo e ambiguo della Vienna del primo Ottocento. Alle 19 Il fascino ambiguo del valzer, un incontro con il musicologo Oreste Bossini e Mauro Covacich, lo scrittore triestino nel cui lavoro spesso si rintracciano le tensioni del controverso rapporto tra maschile e femminile. Alle 21 il concerto La voce seducente del male con opere di Franz Schubert, tra le quali il quartetto Der Tod und das Mädchen eseguito dall’ensemble Noûs e alcuni Lieder interpretati da solisti accompagnati al pianoforte.
Sabato 4 giugno alle 19,30 va in scena Requiem, una performance di Carlos Motta basata su un’interpretazione queer della morte e resurrezione di Cristo, in due atti, nella cappella e negli spazi esterni della renuta
Infine sabato e domenica alle 21 Mandami Una Foto Di Te…, di Eddie Peake, con Gwilym Gold, Emma Fisher, Tim Goalen, Gareth Mole e Jenn Vogtle. Un’azione, irriverente sin dal titolo, in cui musica, suono, movimento coreografato e voce riflettono sul dramma intrinseco dei rapporti e dei problemi legati al desiderio sessuale. Il provocatore e ironico artista britannico esplora di solito tematiche legate alla sfera della comunicazione, il caleidoscopio delle emozioni, l’ambiguità e l’identità sessuale.
Le due performance, consigliate a un pubblico adulto, fanno parte di Sui Generis, rassegna a cura di Eugenio Viola (critico d’arte e Curator at Large del Madre di Napoli) e Angel Moya Garcia (co-direttore per le arti visive dell’Associazione culturale dello Scompiglio), che indaga la complessità concettuale legata al genere.
Nello SPE sono inoltre visibili due tra i progetti vincitori del bando indetto per realizzare Assemblaggi Provvisori: fino al 5 giugno, le installazioni Diario blu(E) e Walking gender, di Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli, dedicate all’esplorazione delle tematiche di identità e genere nel periodo dell’adolescenza; fino al 12 giugno l’installazione interattiva Table of Contents #1 di Rebecca Agnes, un invito alla discussione e alla riflessione sulle parole e sulla loro importanza nella definizione della realtà e dell’identità.
Durante il fine settimana è possibile inoltre visitare le opere permanenti negli spazi della tenuta dello Scompiglio: Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; In sosta di f.marquespenteado; There is not a priori answer to this dilemma(The Dolphin Hotel) di Francesca Banchelli; W18S di Antonio Rovaldi e Ettore Favini; Vuoto a rendere di Valentina Lapolla; Un Esilio di Valentina Vetturi; L’Attesa di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman; la mostra collettiva Il Cimitero della Memoria; Arie per lo Scompiglio di Alfredo Pirri; Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light di Maurizio Nannucci.