Imt Lucca entra nell’associazione dei grandi atenei

Un nuovo, importante riconoscimento per la scuola Imt Alti Studi Lucca arriva dal mondo accademico italiano. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione, la scuola è stata promossa al ruolo di socio ordinario della Crui, l’associazione che riunisce le Università italiane, statali e non statali, entrando a pieno titolo nel novero dei grandi atenei del nostro Paese.
“Come socio ordinario, la Scuola potrà partecipare più attivamente alla valorizzazione del sistema universitario italiano e, allo stesso tempo, giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo della rete europea per l’alta formazione e la ricerca”, spiega il professor Pietro Pietrini, direttore della scuola, che ha perseguito questo obiettivo come uno dei suoi primi atti dopo l’insediamento nel novembre scorso. Come membro della Crui, infatti, Imt avrà ruolo attivo nelle decisioni che riguardano le proposte e le osservazioni che l’associazione può presentare al Governo, al Parlamento e alle altre istituzioni competenti relativamente al mondo universitario.
Nata come associazione privata dei rettori (l’acronimo Crui, infatti, sta per conferenza dei rettori delle Università Italiane), nel tempo la conferenza ha acquisito un ruolo istituzionale e di rappresentanza ed esercita un’influenza concreta sullo sviluppo del sistema accademico, grazie alla sua intensa attività di studio e di sperimentazione.
Tra i requisiti essenziali per accedere alla Crui, la scuola Imt ha potuto puntare sulla presenza stabile di un corpo docente in numero e con qualificazione adeguata per svolgere sia l’attività didattica che quella di ricerca. Con 14 professori di ruolo, circa 40 ricercatori e grazie al ricco programma di visiting professors da tutto il mondo, Imt soddisfa pienamente la continuità didattica e di ricerca richieste. Questa struttura ha dato alla scuola la possibilità di svolgere i cinque anni di attività scientifica documentata necessari per accedere alla Crui, ottenendo contestualmente ottimi risultati nelle classifiche stilate dagli organismi nazionali ed europei che valutano la qualità della ricerca.
Grande rilevanza hanno avuto anche il modello a Campus residenziale del complesso di San Francesco e l’ottima gestione economica, legata al fondo di finanziamento ordinario del Ministero e al sostegno di Flafr, la Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la ricerca.