Compagnia arti: “Festa musica, occasione persa”

La festa europea della musica approda al teatro del Giglio e in San Francesco, ma quest’anno ha un sapore diverso da quello delle edizioni del passato. Tanto che quella che era una tradizione decennale, fin qui portata avanti dalla Compagnia delle arti, viene presentata dalla nota stampa del Comune di Lucca come la prima edizione di un evento coordinato dalla Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, in collaborazione con il Comune di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Teatro del Giglio e l’Associazione Musicale Lucchese. Nessun riferimento, invece, all’evento che dal 2006 ha occupato teatri e piazze della città, con il coinvolgimento degli istituti comprensivi del territorio.
A vuoto, in questo senso, è andato un tentativo di coinvolgimento in un tavolo di programmazione comune con la Compagnia delle Arti, che avrebbe voluto inserire l’evento nella rete europea della festa della musica, con la partecipazione dei ragazzi delle scuole a indirizzo musicale e aprendo agli spettacoli spazi non convenzionali, come era stato l’anno scorso per piazza Anfiteatro.
A precisare la situazione è proprio la Compagnia delle Arti, con le parole di Marco Cattani e Alessandra Trabucchi: “Ci rammarichiamo – dicono – del fatto che nonostante siano dieci anni che organizziamo la Festa Europea della Musica a Lucca, con patrocinio del Ministero dei beni culturali, della Regione Toscana, dell’Associazione italiana per la desta della musica e sotto l’egida del Ministero della cultura francese, quest’anno, non rispettando la nostra attività precedente e la disponibilità data in precedenza, non siamo stati chiamati a collaborare alla programmazione della Festa della Musica a Lucca. Avremmo potuto ampliare il palinsesto con tutti gli enti e associazioni disponibili, offrendo esperienza e contatti, riunendo le idee invece di separarle. Così adesso la città toglie la possibilità di coinvolgere altre realtà musicali e le scuole pubbliche ad indirizzo musicale che in passato sono state protagoniste, mancando ancora un’altra occasione per essere davvero Città della musica”.
La precisazione, insomma, verte sulla mancanza di regia e coordinamento per aprire anche ad altre esperienze, e ad altri programmi che vadano oltre la riproposizione delle arie pucciniane. Resta il fatto che nel programma europeo degli eventi, quest’anno, in calendario ci sarà la festa europea della musica… a Sant’Alessio. Dove alcuni gruppi e musicisti si ritroveranno per rinnovare una tradizione iniziata nel 2016. Con la speranza che le cose possano cambiare per la prossima edizione.