
Un ingresso annunciato a inizio anno, ora ufficiale: Fidapa di Lucca entra a far parte del protocollo Frida, acronimo che sta per formazione relazione informazione donna. Stamani (20 giugno) a Palazzo Bernardini, la firma che ha sancito la nuova adesione. Dopo l’ingresso nel protocollo, avvenuto nel gennaio scorso, da parte della Società medico chirurgica lucchese, Frida cresce ed accoglie al suo interno un’altra componente al femminile del territorio.
Stamani (20 giugno), infatti, Michèle Merger, Presidente della sezione locale di Fidapa, ha firmato l’ingresso dell’ente da lei rappresentato nell’accordo pubblico-privato, nato, nel 2012, con l’obiettivo di condividere iniziative e progetti concreti per sostenere il genere femminile nell’affermazione professionale e valorizzarne il ruolo sociale sia a livello lavorativo che familiare, potenziando le caratteristiche dell’essere donna all’interno delle organizzazioni, sia private che pubbliche. “E’ una grande soddisfazione per noi aderire al protocollo – ha affermato Michèle Merger –, simbolo di una grande rete di scambio e dialogo professionale con le istituzioni e le associazioni che ci consente di mettere in campo azioni per superare stereotipi, oltrepassare barriere e valorizzare il ruolo sociale sia al livello lavorativo che familiare del genere femminile”. Sottoscritto inizialmente tra Prefettura, Comune, Provincia di Lucca, Coordinamento per l’imprenditoria femminile di Assindustria Lucca (ora Confindustria Toscana Nord), Comitato pari opportunità dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, e commissione pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Lucca, Frida ha visto l’ingresso prima del Comune di Capannori, che ha aderito nel 2013, e poi, appunto, della Società Medico chirurgica lucchese, la cui presidente, Daniela Melchiorre, ha sottoscritto il protocollo a inizio anno.
“Frida si allarga – ha detto stamani in conferenza stampa Franca Severini, Vice Presidente del Coordinamento Imprenditoria Femminile di Confindustria Toscana Nord, una delle artefici della nascita dell’importante accordo – e ogni volta si arricchisce sempre più di figure professionali che ci aiutano ad allargare il panorama di influenza, interazione e supporto al progetto. Un segno del nostro impegno e della nostra responsabilità che si mantengono e si rafforzano”. “Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato unico nel suo genere – ha concluso Sabrina Tonti, presidente del Coordinamento Imprenditoria Femminile di Confindustria Toscana Nord – che confidiamo possa essere presto “esportato”, con l’aiuto dei soggetti firmatari, anche in altri territori, in primis proprio quelli che il nostro coordinamento rappresenta”.