Rassegna di pittura alla Fondazione Lazzareschi

28 giugno 2016 | 08:58
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Rassegna di pittura alla Fondazione Lazzareschi

Nel Palazzo di vetro della Fondazione Lazzareschi di Porcari si apre Six, rassegna di pittura organizzata in collaborazione con la galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio, da sabato 2 luglio (inaugurazione alle 18) fino al 23 luglio. In esposizione recenti dipinti di Daniela Caciagli, Riccardo Corti, Marco Manzella, Guido Morelli, Armando Orfeo, Valente Taddei: sei artisti, seppur diversi tra loro per formazione estetica, scelte stilistiche e tecniche pittoriche, accomunati da un profondo spirito di ricerca nell’ambito della figurazione contemporanea.

Nei suoi dipinti a olio e acrilico, Daniela Caciagli (Bibbona, 1962) cerca di plasmare la realtà e di farla immaginare in continua mutazione, creando associazioni fantastiche di frammenti di vita quotidiana, in cui i riferimenti spazio-temporali appaiono sfumati.
Gli oli di Riccardo Corti (Firenze, 1952), dall’intenso impatto visivo e dalla forte valenza simbolica, creano un gioco testuale di notevole pregio stilistico, nell’ambito di una pittura di sintesi, volta ad indagare il sensibile con lirismo.
Nelle tempere di Marco Manzella (Livorno, 1962) salta agli occhi la qualità emblematica delle scene: la sensazione è quella di un’immobilità congelata in un silenzio quasi artificiale, come se tutti gli elementi del dipinto fossero in attesa di un evento imminente.
Guido Morelli (La Spezia, 1967) è autore di raffinati oli dall’impronta materica, nei quali sono raffigurati sintetici paesaggi naturali: l’artista si concentra su un linguaggio psicologico del dipinto, allontanandosi dagli aspetti descrittivi e mirando a una pura fusione di cromatismi e luminosità.
L’universo creativo di Armando Orfeo (Marina di Grosseto, 1964) è vicino al mondo dei fumetti. Nelle sue tecniche miste, vengono raffigurati singolari paesaggi urbani in cui ondeggiano i grattacieli e si stagliano architetture ardite, in una dimensione ad un tempo onirica e giocosa.
Valente Taddei (Viareggio, 1964) realizza dipinti ad olio e china dal taglio narrativo e minimalista, nei quali un minuscolo individuo conduce una paradossale esistenza, sospesa in tempi e spazi indefiniti: l’artista offre una metafora dei limiti umani, sdrammatizzando, con sottile ironia, il senso di caducità che l’uomo può provare di fronte al proprio destino. La mostra, che rimarrà aperta dal martedì al sabato dalle 16 alle 19 con ingresso libero, è corredata di catalogo con introduzione di Gianni Costa. Web: www.mercurioviareggio.com/six.htm.