Al via a Porcari la rassegna ChiarodiLuna estate

30 giugno 2016 | 08:01
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Al via a Porcari la rassegna ChiarodiLuna estate

Domani (1 luglio), alle 21,15, all’auditorium Vincenzo Da Massa Carrara di Porcari inizierà (per concludersi venerdì 1 agosto), la consueta rassegna teatrale ChiarodiLuna estate 2016 organizzata dal Comune di Porcari in collaborazione con la Federazione Italiana Teatro Amatori di Lucca e la Fondazione Cavanis. La mission del ChiarodiLuna è quella di dare ogni anno spazio e visibilità alle numerose compagnie teatrali amatoriali lucchesi e, ovviamente, quella di far divertire i propri spettatori.

Forti di un successo di pubblico e di consensi, che a ogni edizione si rinnovano e rafforzano, gli organizzatori sono persuasi che anche quest’anno l’offerta culturale proposta non deluderà le aspettative.
Sul palco si avvicenderanno compagnie estremamente professionali e interpreti di grande talento, per i quali la connotazione di “teatro amatoriale” è senz’altro limitativa, dettata più dalla consuetudine che dai risultati artistici espressi.
“Queste compagnie amatoriali – dichiara il presidente del Consiglio comunale di Porcari, con delega alla cultura, Lori Del Prete -, sono tali solo per il fatto che i rispettivi componenti (attori, registi, tecnici ecc.) nella vita svolgono attività professionali che esulano dalle scene teatrali; ciononostante ogni volta ci rendono partecipi del proprio lungo lavoro preparatorio, fatto di competenza, sacrifici e tanta, tanta generosa passione. Il successo che il ChiarodiLuna raccoglie ogni anno è dovuto oltre che alla loro dedizione anche all’eccezionale lavoro che la Fita di Lucca svolge nel coordinarne l’attività. Altro fondamentale ingrediente del successo complessivo dell’evento estivo è costituito dal lungo, silenzioso, anonimo lavoro dei volontari delle compagnie teatrali porcaresi, che ogni estate si adoperano per la migliore riuscita della rassegna”.
Lo spettacolo d’esordio della rassegna è affidato alla Compagnia Teatro Studio che mette in scena La zia d’America, commedia brillante di George Deval, regia di Roberto Birindelli. L’azione della commedia si svolge a Roma nella casa di un avvocato di grido fissato con i titoli nobiliari al punto da pretendere che la moglie provenga da famiglia altolocata. Per questo motivo gli è stato fatto credere che il padre della sposa, Mario Esposito, sia un grande esploratore perennemente in viaggio per i suoi studi mentre in realtà è un modesto faccendiere che ha sbarcato il lunario con una serie di mestieri ai limiti del lecito. Questo è l’antefatto da cui discendono tutte le situazioni esilaranti che si scatenano all’arrivo sulla scena di questo suocero sconosciuto che si presenta sotto le false sembianze di un idraulico e che poi assumerà altre identità. Nella vicenda s’inseriscono altri personaggi fortemente caricaturali, un ladruncolo di borgata che gioca al gangster, un generale da barzelletta alla ricerca della donna ideale, un’amica di famiglia sessualmente famelica, un cugino dalla doppia personalità e Zoe la promessa sposa di Mario, una pescivendola che si esprime con un gergo popolare molto colorito. Su tutti incombe la presenza ingombrante di Elisa la cameriera, una campagnola, la classica finta tonta che con la sua faccia tosta è una mina vagante nella casa. La commedia si può definire una pochade alla francese in salsa italiana, con gli intrighi, i travestimenti, le situazioni da suspense comica e i tradimenti veri o presunti, ma lo stile linguistico è moderno, ci sono i doppi sensi, i giochi di parole, il gergo dialettale e molta comicità “fisica”, il fine è la costruzione di un meccanismo in grado di coinvolgere lo spettatore in un grande divertissement.