Spettacoli e mostre, weekend di eventi allo Scompiglio

Sabato (2 luglio) e domenica negli spazi della tenuta Dello Scompiglio di Vorno tre appuntamenti legati al tema dell’identità di genere: le performance Ceremony di Karol Radziszewski e Age & Beauty: Part 1 – Mid-Career Artist/Suicide Note or &:-/, di Miguel Gutierrez; Femminile/Maschile, mostra di Sara Basta.
Gli appuntamenti fanno parte della programmazione tematica proposta, fino a giugno 2017, dall’associazione culturale Dello Scompiglio con Assemblaggi Provvisori: concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.
La manifestazione – che nasce da un bando internazionale della associazione culturale dello Scompiglio, del 2015 per la produzione, la coproduzione o la programmazione di progetti legati al tema dell’identità di genere – ospita ventisette progetti vincitori del bando, oltre a produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità, per un totale di oltre settanta appuntamenti.
Sabato (2 lgulio) alle 19,30 negli spazi esterni della tenuta, Ceremony: un’azione di Karol Radziszewski, eclettico artista polacco, che attraversa molteplici riferimenti culturali, storici, religiosi, sociali e di genere, in cui cortocircuita, in un’ottica dissacrante, stereotipi legati ad un’estetica proto-queer nella Polonia comunista e nei riti candomblé di derivazione afro-brasiliana. La sua ricerca si concentra sul valore e sugli usi della documentazione storica, utilizzando media diversi – dalla fotografia al video, dalla pittura al disegno, dal film alla performance – e mescolando storie personali e memoria collettiva, storia dell’arte e referenti pop, indistintamente desunti dalla cultura dell’est Europa come da quella nord americana.
Sabato e domenica alle 21 nello Spe – Spazio Performatico ed Espositivo, Age & Beauty: Part 1 – Mid-Career Artist/Suicide Note or &:-/, pièce queer di Miguel Gutierrez che duetta con il giovane ballerino Mickey Mahar: uno spettacolo a metà tra il balletto e il cabaret in cui si affrontano, ironicamente, una serie di stereotipi legati alla bellezza, al decadimento fisico, alla carriera artistica. La performance è la prima di una serie di pièce queer, a cui Gutierrez sta lavorando negli ultimi tre anni, imperniate sulla rappresentazione del danzatore, il tormento fisico ed emotivo della performance, la problematica del coreografo gay che invecchia, l’interazione tra fare arte e la sua gestione, l’idea del tempo queer e l’avvenire e la crisi di mezza età nella rilevanza, la sostenibilità e l’esaurimento dell’artista.
Entrambe le performance, consigliate a un pubblico adulto, fanno parte di Sui Generis, rassegna a cura di Eugenio Viola (critico d’arte e Curator at Large del Madre di Napoli) e Angel Moya Garcia (co-direttore per le arti visive dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio), che indaga, attraverso undici appuntamenti, la complessità concettuale legata al genere, proponendo il lavoro di artisti, la cui pratica, legata al corpo e alla performatività, presenta prospettive di ricerca eterogenee.
Sabato dalle 16, infine, nello Spe, si inaugura inoltre Femminile/Maschile, di Sara Basta, lavoro in progress sull’identità di genere con installazione video e fotografie, che racconta il laboratorio realizzato dall’artista durante le attività estive per bambini del Campo Dello Scompiglio. Progetto vincitore del bando Assemblaggi Provvisori.
Partendo da domande come “cosa possono fare i maschi e le femmine? Quali mestieri? Quale organizzazione domestica? In che modo le nostre emozioni sono associate agli uni o alle altre?” il laboratorio ha proposto ai partecipanti di fare esperienza dell’universalità dei sentimenti e di come questi siano comuni a tutti i gruppi di persone e generi. Attraverso l’uso dei colori i piccoli si sono liberati dalle associazioni spontanee che influenzano l’immagine di sé e degli altri e hanno realizzato un’opera collettiva per stimolare una riflessione sulle differenze che contraddistinguono le persone non tanto come maschi o femmine, ma come singoli individui. La mostra è visibile fino al 10 settembre. La manifestazione, che prosegue fino a giugno 2017, gode del patrocinio del Comune di Capannori.