Le collezioni private di Vittorini alla Fondazione Ricci di Barga: Sereni presenta la mostra per Lucca in Diretta






“La mostra dedicata a Vittorini è sicuramente un evento culturale di grande spessore per tutto il territorio. Merito della Fondazione Ricci, cha ha segnato tappe significative per la riscoperta dei grandi artisti come Alberto Magri, Giovan Battista Santini e Adolfo Balduini, e sta proseguendo in questa linea, nell’attività di valorizzazione della cultura e della civiltà artistica della Valle del Serchio, che è un capitolo fondamentale della storia dell’arte italiana del ‘900”.
Così Umberto Sereni, nell’introdurre ai lettori di Lucca in diretta la mostra Umberto Vittorini nelle collezioni private. Tradizione e modernità nella pittura di un maestro del Novecento, organizzata dalla Fondazione Ricci Onlus di Barga da sabato (16 luglio) al 27 agosto nella sua sede in via Roma. Il docente di storia, nonché consigliere della Fondazione, parteciperà all’inaugurazione, prevista per le 17,30 di questo sabato.
“Un’esperienza artistica – prosegue Sereni -, quella del territorio, che si muove sotto l’ispirazione della grande lezione del poeta Giovanni Pascoli. L’elemento caratterizzante di questi artisti, e anche di Vittorini, è infatti la riappropriazione del bene superiore della “Bellezza” del paesaggio della Valle del Serchio. In Vittorini, che fa le sue prime esperienza muovendosi lungo la poesia pascoliana, ritroviamo i luoghi tipici: innanzi tutto la Corsonna, e quindi tutto l’ambiente che si svolge intorno a questo corso d’acqua come i mulini e le attività lavorative del ‘900. Una produzione artistica che diventa una celebrazione di questo luogo meraviglioso, nella poesia di pascoli e nelle immagini di questo pittore. Una celebrazione per immagini, della poesia pascoliana, quella di Vittorini, che prosegue per tuta la vita, anche quando sarà lontano da questi territori, e caratterizza la sua intera produzione artistica”.
“Celebrare Vittorini – conclude Sereni -, per me è quasi un impegno di famiglia, visto che mio padre si era adoperato prima di me a valorizzare questo grande artista, facendogli avere anche la cittadinanza onoraria, e io personalmente avevo curato già una grande mostra su di lui negli anni Ottanta”.