Francigena, bimbi ‘pellegrini’ per gioco sulle Mura

19 luglio 2016 | 11:00
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Francigena, bimbi ‘pellegrini’ per gioco sulle Mura
Francigena, bimbi ‘pellegrini’ per gioco sulle Mura
Francigena, bimbi ‘pellegrini’ per gioco sulle Mura

La valorizzazione della via Francigena e della tradizione territoriale parte dai bambini delle scuole con i campi estivi della Don Aldo Mei: anche la casermetta San Salvatore, da poco restituita all’antico splendore, recupera il suo ruolo di baluardo del tessuto storico cittadino ospitando giochi e lezioni tematiche. Terre di Lucca Francigena for kids è l’innovativo progetto promosso dal Comune di Camaiore e pensato per veicolare una più diretta conoscenza del territorio e di quelli che sono i luoghi più carichi di significato lungo il percorso di pellegrinaggio più antico della storia, che tocca la città nel suo cuore più vivo. “Abbiamo pensato di promuovere un’attività che desse importanza alla conoscenza del territorio- spiega Silvia Menciotti, educatrice e responsabile della gestione -: riteniamo fondamentale formare cittadini del futuro con un’adeguata conoscenza del luogo in cui vivono”.

La cooperativa Don Aldo Mei, attiva sul territorio da 25 anni, è un ente di stampo cattolico che riunisce diverse scuole del territorio e ha da sempre promosso iniziative volte alla riscoperta e alla diffusione della cultura storica locale fra i più giovani. Nell’anno del Giubileo la scuola ha voluto dare un taglio innovativo alla formazione estiva: accompagnare i bambini in un viaggio, teorico e pratico, alla scoperta della via Francigena, della sua storia, dei significati più remoti e dei luoghi più suggestivi che attraversano Lucca. “I bambini si sono trasformati in pellegrini – racconta ancora Silvia – per entrare in contatto con il territorio e capirne le potenzialità: abbiamo pensato che anche sfruttare questo spazio rinnovato della casermetta fosse un buon mezzo di conoscenza ed immersione nella realtà storica lucchese”. Anche da parte degli enti locali sembra esserci una generale predisposizione a collaborare nell’ottica di una fruizione sempre maggiore della conoscenza e dei luoghi della tradizione lucchese. Il progetto lanciato quest’anno è una sorta di esperimento, un primo passo in direzione di iniziative sempre più concrete. “L’idea- spiega Silvia – è quella di riuscire ad elaborare iniziative di più ampio respiro. Questo progetto è servito da spunto per il futuro, dovevamo in primo luogo capire come avrebbero reagito i ragazzi: entusiasmo e ricettività sono gli stati d’animo prevalenti che stiamo riscontrando sia fra i grandi che fra i più piccoli”. I campi estivi vedono la partecipazione di una cinquantina di bambini ogni settimana, compresi in una fascia di età che va dai 6 ai 12 anni. Il progetto è partito lo scorso 13 giugno e proseguirà per tutta l’estate, fino ai primi di settembre.

Jasmine Cinquini