Calendario unico di eventi per ricordare don Aldo Mei
Rafforzare i momenti della memoria perché diventino coscienza civile condivisa. Questo l’obiettivo affidato al settantaduesimo anniversario della morte di don Aldo Mei, il religioso lucchese ucciso la sera del 4 agosto 1944 dal fuoco di un plotone di esecuzione nazista. Quest’anno la tradizionale messa sarà accompagnata da una serie di iniziative che inizieranno il 3 e termineranno il 7 agosto, interessando i territori di Lucca, Capannori e Pescaglia: tre luoghi simbolo di questa triste ma importantissima pagina della nostra storia.
Oggi (29 luglio), nella sala giunta di Palazzo Ducale è stato presentato il calendario unico delle manifestazioni organizzate in ricordo di don Aldo Mei alla presenza del presidente della provincia, Luca Menesini, insieme con il consigliere provinciale Enzo Giuntoli, del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, del primo cittadino di Pescaglia e presidente dell’unione dei comuni della mediavalle del Serchio, altro ente organizzatore degli eventi, Andrea Bonfanti, di Luciano Luciani, membro del direttivo dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, dell’assessore alla cultura del comune di Capannori, Silvia Amadei, di don Rodolfo Rossi per la diocesi di Lucca e dell’attore Marco Brinzi a cui spetterà l’onore di rappresentare il sacerdote nella ricostruzione storica delle sue ultime ore.
Luca Menesini ha posto l’accento sulla capacità dimostrata dai tre comuni di collaborare per realizzare “momenti di condivisione emotiva” dei quali, in questo momento storico di inquietudine, avvertiamo l’urgenza. Concorde anche Alessandro Tambellini: “Abbiamo bisogno di interiorizzare ciò che ha rappresentato l’esperienza di don Aldo Mei e farla rivivere nel quotidiano. L’estate è un periodo denso di ricorrenze della resistenza lucchese: domenica sarò a Sant’Alessio per ricordare la strage di Pioppeti. Vorrei fossimo un paese degno di questi esempi”. Andrea Bonfanti ngrazia per la collaborazione lo storico Emmanuel Pesi e ricorda come queste manifestazioni in più punti del territorio siano nate concettualmente proprio un anno fa, in chiusura della scorsa commemorazione del sacrificio di don Aldo Mei: “Vogliamo restituire questa figura alla sua città in modo profondo e per questo è indispensabile che il lavoro intrapreso prosegua quando le scuole riapriranno perché è attraverso i giovani che la memoria può camminare”. L’assessore Silvia Amadei ha messo in evidenza l’indispensabile compartecipazione delle parrocchie e delle associazioni alla stesura del programma, indice di “un’esigenza di non dimenticare che parte dal basso e che è dimostrazione del saper rispondere alla violenza e al terrore senza l’uso delle armi ma mettendo a servizio la propria coscienza civile”. Il professor Luciani Luciani, da storico navigato, ha spiegato che la celebrazione della messa nella chiesa della Santissima Trinità di via Elisa ha un significato preciso: “In questa chiesa venne ricomposto il corpo di don Aldo Mei, un ragazzo di 32 anni, che aveva i segni del cilicio addosso. Intorno al suo corpo c’erano Arturo Paoli, le suore delle Barbantini, don Bigongiari: figure chiave della resistenza cittadina. Il clero lucchese ha pagato il più alto tributo, in termini di vite, alla resistenza nazifascista con ben 29 vittime”. Marco Brinzi, che vestirà i panni del giovane prete in una rappresentazione alla Pia Casa la sera del 4 agosto, ha espresso a sua gratitudine per aver potuto approfondire la vicenda umana e spirituale di don Aldo Mei: “il confine tra il sublime e il ridicolo può essere labile, cercherò di interpretare al meglio questo personaggio che due giorni prima di morire scrisse “muoio travolto dalla tenebrosa bufera dell’odio”. Parole che oggi suonano molto attuali”. Infine il parroco di Fiano, nel ringraziare tutti anche a nome dell’arcivescovo Castellani, ha voluto fare un appello alle associazioni perché portino nelle scuole la storia di don Aldo Mei, anche utilizzando i pannelli che rimarranno esposti fino al 7 agosto nella chiesa.
Le celebrazioni avranno inizio il 3 agosto a Fiano (Pescaglia), dove nella chiesa parrocchiale fino al 7 agosto sarà ospitata la mostra documentaria e fotografica L’amore non muore. Don Aldo Mei martire della carità, curata da Emmanuel Pesi (Isrec Lucca), a ingresso gratuito (orario: dalle 17 alle 19).
Sempre il 3 agosto, alle 18, a Fiano è in programma l’escursione guidata sul sentiero della memoria che dalla frazione del comune di Pescaglia porta fino al Monte Acuto. La giornata terminerà alle 21 a Lucca, dove, nel parco di Villa Bottini, sarà proiettato il film di Roberto Rossellini Roma città aperta del 1945 (ingresso gratuito).
Il 4 agosto – giorno in cui cade l’anniversario dell’uccisione del sacerdote lucchese – è denso di appuntamenti: si inizia a Lucca alle 10 nella chiesa della Santissima Trinità in via Elisa dove sarà celebrata la santa messa in memoria di don Aldo Mei. Al termine della funzione sarà deposta una corona al cippo commemorativo sugli spalti delle Mura. Alle 18 nella chiesa parrocchiale di Fiano verrà celebrata una seconda funzione religiosa in memoria del sacerdote.
Alle 20,30, infine, alla Pia Casa di Lucca, dove don Mei trascorse le sue ultime ore, è in programma la rappresentazione in memoria di don Aldo Mei, alla quale prenderà parte l’attore Marco Brinzi. La conclusione della rappresentazione sarà al cippo commemorativo, sulle musiche di J.S. Bach eseguite da Alberto Bologni dell’Associazione Musicale Lucchese.
Le celebrazioni si concluderanno il 7 agosto, alle 18,30 alla chiesa di Ruota, nel comune di Capannori, dov’è in programma il concerto intitolato Il coraggio dell’umanità – Canzoni che parlano al cuore. Dopo il saluto del sindaco di Capannori, Luca Menesini e l’introduzione storica di Italo Galli, si esibirà l’Indra Bocchi Trio (Indra Bocchi alla voce, Francesco Lorenzetti al contrabbasso e Francesco Massagli al piano). Il concerto è a cura della Civica scuola di musica di Capannori.
Infine, alle 21,15 nella chiesa parrocchiale di Fiano, il concerto vocale di musiche sacre in memoria di don Aldo Mei, diretto dal Maestro Silvano Pieruccini (l’ingresso è gratuito).
Don Aldo Mei nasce a Ruota, frazione del Comune di Capannori, il 3 marzo del 1912. Entrato in seminario nell’ottobre del 1925 fu ordinato sacerdote e parroco di Fiano. Proprio nella chiesa di Fiano, fu arrestato il 2 agosto 1944 nel corso di un rastrellamento tedesco. Portato a Lucca venne rinchiuso nella Pia Casa con altri civili, con l’accusa di avere nascosto nella propria abitazione una ricetrasmittente ed aver aiutato partigiani ed ebrei.
Nella notte tra il 4 e il 5 agosto una pattuglia delle SS lo condusse sotto le mura urbane, a Porta Elisa. Lì fu costretto a scavarsi da solo una fossa prima di essere ucciso.