Summer Festival, coro di sì per i concerti sugli spalti

“Per il ventennio faremo qualcosa di mai visto prima. I soldi? Sono l’ultimo problema: ciò che importa è la location”: a pochi giorni dalla conclusione del Summer festival, che quest’anno ha riscosso il consenso di 60mila visitatori, Mimmo D’Alessandro rivolge già lo sguardo all’edizione 2017, la ventesima, che come confermato dal Comune e dalla soprintendenza potrebbe finalmente trovare collocazione sugli spalti delle Mura. E’ quanto annunciato questa mattina (5 agosto), alla biglietteria del teatro, dallo stesso D’Alessandro, durante la presentazione dei dati relativi all’edizione appena conclusasi, cui hanno preso parte anche il sindaco Tambellini, il sindaco di Porcari, in questo caso come consigliere delegato della Provincia, Alberto Baccini e il soprintendente Luigi Ficacci.
Sessantamila spettatori, provenienti da ben 61 paesi del mondo: un bilancio che non solo soddisfa, ma addirittura va oltre le aspettative del padrone di casa. “Sono numeri importantissimi. Eravamo molto preoccupati – spiega D’Alessandro – perché in altri Paesi erano in programma diversi grandi concerti e non ci aspettavamo questa affluenza: doveva essere l’edizione della qualità e il pubblico ci ha dato ragione”. Si conferma anche l’attivismo sui social networks: i contenuti dei concerti sono stati resi disponibili per 5,5 milioni di utenti su Facebook, facendo registrare 750mila interazioni e 1,4 milioni di visualizzazioni per i video. Fruibilità garantita anche su twitter (24300 tweet): in totale sono state postate ben 3.200 foto sui principali canali di comunicazione. La diciannovesima edizione si assicura un posto privilegiato nell’annuario del festival grazie alla realizzazione di tre filmati, gli AfterMovie per la regia di Daniele Trengia. Il più coinvolgente è sicuramente l’interpretazione di We are the World, portata sul palco da Lionel Richie e cantata strofa per strofa da famiglie e ragazzi provenienti dalle nazioni più disparate. La seconda clip è un omaggio a David Bowie, che si è esibito per l’ultima volta sul palco del Summer il 15 luglio del 2002: nel video l’artista viene ricordato dai colleghi protagonisti di questa edizione, che raccontano di come sia stato per loro fonte di infinita ispirazione. A celebrare il Lucca Summer Festival 2016 è inoltre un after movie riassuntivo di 8 minuti, una sorta di scrigno contente scorci suggestivi della città, frammenti dei concerti e interviste agli artisti, che raccontano l’emozione di esibirsi a Lucca: per molti era la prima volta, come rivela Marco Mengoni, che fino allo scorso anno sedeva fra gli spettatori. Il video si chiude con un dipinto di Possenti e la scritta Ciao Maestro. La manifestazione ha soddisfatto anche gli uffici della soprintendenza: “Un evento di questo genere in una città fragile e antica come Lucca- spiega Ficacci- si può fare assicurandone la perfetta conservazione e sicurezza: organizzazione, pulizia, ordine pubblico, accessibilità e vivibilità sono gli elementi che abbiamo potuto riscontare. Un esempio di come pubblico e privato possano collaborare, un modello da utilizzare per risolvere problematiche nazionali”.
Un’altra pagina di storia della musica lucchese è stata scritta, ma l’attenzione è già rivolta alla prossima, quella più importante: “La ventesima sarà un’edizione all’insegna della straordinarietà – annuncia Tambellini – ci sarà bisogno della collaborazione di tutti e a tutti i livelli. Non sappiamo chi sarà l’interprete politico il prossimo anno, ma ciò di cui siamo certi è che l’eredità che lasciamo debba essere custodita e ulteriormente messa a punto”. Si prefigura quindi un ventesimo compleanno in pompa magna che richiederà un massiccio impiego di risorse, aspetto di non poco conto data la congiuntura economica scarsamente favorevole soprattutto per gli enti locali, ma che invece non sembra preoccupare Mimmo D’Alessandro: “Amore, passione e professionalità – dichiara- sono questi gli ingredienti che contano”. Ma i soldi chi li mette, verrebbe da domandarsi. ” I soldi sono l’ultimo dei miei problemi: l’unico obiettivo è riuscire a fare qualcosa di sbalorditivo e quindi la prima preoccupazione al momento è la location. Più dei fondi vorrei finalmente il consenso di tutta la città”. Sono già in corso da qualche mese incontri che vedono sedere per la prima volta allo stesso tavolo i promotori del Summer, il sindaco e la soprintendenza per analizzare e rimuovere eventuali ostacoli alla realizzazione del festival sugli spalti delle Mura, con ogni probabilità nell’area dell’ex campo Balilla e comunque “non fuori dal cuore della città – chiarisce D’Alessandro – non andremo mai allo stadio, per esempio”. L’impresario ha già presentato un progetto, un’ipotesi generica che dovrà passare al vaglio della soprintendenza e ottenere il favore dell’amministrazione comunale.
“L’idea progettuale – dichiara Ficacci – non incorre in alcun pregiudizio da parte nostra. La mia raccomandazione è che abbia la capacità di captare l’immagine delle Mura e farla entrare nel vivo dello spettacolo”. Nessun pregiudizio neppure da parte del sindaco, che evidenzia come “la conservazione del patrimonio possa andare di pari passo con il suo utilizzo, purchè accorto e sensato”. D’Alessandro, che nei mesi scorsi aveva parlato di un’eventuale spostamento dei concerti a Lido di Camaiore, nell’area dell’ex Bussoladomani, smentisce questa eventualità, ribadendo come il brand della kermesse sia legato al territorio lucchese. “Il progetto è inesistente- tuona- e comunque non ha niente a che vedere con il Lucca Summer Festival”. Ancora silenzio sugli artisti che faranno la storia del ventesimo anno, sebbene alcuni abbiamo già prenotato gli hotel in città. “In questi anni abbiamo imparato che può venire chiunque – chiude D’Alessandro – e con il concerto che abbiamo realizzato il 7 e 8 luglio nell’anfiteatro di Pompei abbiamo capito che tutto è possibile, anche fare il Lucca Summer Festival sugli spalti delle Mura”.