I segreti della finanza napoleonica in San Micheletto

Sarà il professor Peter Hicks, docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon di Parigi, a portarci indietro nel tempo stasera (23 agosto) alle 21,30 per la seconda serata della decima edizione delle Conversazioni napoleoniche, dal titolo Geni della finanza e trasporti segreti d’argento: la ricetta di Napoleone per conquistare l’Europa.
Dopo il tutto esaurito registrato nell’appuntamento di apertura, con Velia Gini Bartoli e Simonetta Giurlani Pardini, anche quella di stasera sarà l’occasione per un viaggio nel tempo che parte dal chiostro di San Micheletto per tornare nella Francia e nell’Inghilterra dei primi anni dell’Ottocento, e osservare da vicino la strettissima relazione fra finanze e guerre, tra spedizioni e relazioni internazionali, tra Francia e Inghilterra, i due nemici-amici. Una delle prime scoperte di Napoleone, divenuto primo console nel novembre 1799, fu che le casse di Francia erano vuote. Ma per poter diventare imperatore e sconfiggere il ricco nemico di sempre, la Gran Bretagna, aveva necessità di fondi. Oltre ad aumentare le tasse, cos’altro poteva fare? La finanza creativa non deve essere un frutto solo del nostro tempo, se Napoleone scelse di rivolgersi ai geni della finanza Gabriel Ouvrard, Charles-Maurice de Talleyrand, e François-Nicolas Mollien (quest’ultimo fondò la Banque de France, banca centrale francese) e di tentare vari piani quali la vendita della Louisiana e, direttamente, l’invasione dell’Inghilterra. Tuttavia, con la perdita della flotta francese a Trafalgar e con una crisi economica seria che colpì la Francia del 1805 a causa del tentativo monopolistico dello stesso Gabriel Ouvrard, Napoleone fu obbligato a cercare altre soluzioni. Dette così vita a un ‘deal’ internazionale straordinario, e tutt’oggi poco conosciuto: un imponente trasporto di argento messicano sotto copertura che, fra arditezze monetarie e grandi interessi personali, sul filo della legalità (per non parlare della moralità), darà modo all’imperatore di affrontare le grandi guerre che tutti conosciamo. Le Conversazioni napoleoniche si tengono nell’ambito del progetto Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa, progetto ideato da Roberta Martinelli e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno. L’ultimo appuntamento è domani (24 agosto) con Pier Dario Marzi, in Cineforum Cinit Ezechiele 25,17, per Guerra e pace: Napoleone tra Tolstoj e la propaganda sovietica nel capolavoro di Sergej Bondarčuk. Come di consueto, tutti sono invitati ad unirsi alle serate per scoprire atmosfere e curiosità del passato gustando anche qualcosa di fresco, gentilmente offerto dalla Pasticceria Pinelli, sponsor dell’iniziativa.