Notte bianca, braccio di ferro sullo stop alla musica

E’ iniziato il conto alla rovescia per la Notte bianca in programma sabato (27 agosto) e con esso anche il braccio di ferro sulla musica. I residenti riuniti nel comitato Vivere il Centro Storico sono sul piede di guerra per la decisione di prorogare di un’ora lo stop alla musica, portando il limite dalle 2 alle 3 della notte e mantenendo il limite massimo di inquinamento acustico a 75 decibel. “Siamo rimasti stupiti”, commentano da Vivere il Centro Storico: “Sulla base delle esperienze degli anni scorsi ci vorranno due ore prima che gli avventori se ne vadano e quindi il baccano fino alle 5 è assicurato”.
“Alle 5,30 – è quanto prefigurano i residenti – arriveranno le spazzatrici e i poveri residenti non avranno chiuso occhio per tutta la notte, mentre i loro concittadini di campagna, dopo la nottata di bagordi, saranno in grado di smaltire alcool e stanchezza nelle loro tranquille residenze”.
“Quello che è veramente paradossale – prosegue il comitato – è il comportamento del sindaco che conosce gli atti a menadito e quindi sa benissimo che, sulla base del monitoraggio Arpat effettuato l’ anno scorso i 75 db(A) sono raggiunti con la sola attività antropica (il rumore della gente) e quindi il limite fissato quest’anno è una grossa presa in giro perché, sempre sulla base del monitoraggio Arpat dell’anno scorso, la pressione acustica dovuta alle manifestazioni musicali arriverà a 80 e perfino a 94,5 decibel. Quindi in conclusione il sindaco autorizza una manifestazione ben sapendo che i limiti acustici verranno ampiamente superati e addirittura proroga il calvario di un’ora”.
Poi la stoccata ai locali: “Il tutto – si legge nella nota – per iniziative ludiche e per favorire gli interessi delle categorie che ormai, sotto questa amministrazione, fanno il bello e il cattivo tempo. Un atto questo profondamente ingiusto nei confronti dei residenti che conferma quel filone intrapreso dal sindaco Tambellini secondo cui il centro storico, a seguito della incapacità amministrativa di questa giunta che non fa niente per individuare forme di divertimento compatibili con una città civile, diventa il parco dei divertimenti della provincia a scapito di chi ci vive. Magari chiediamo al sindaco un po’ di rispetto evitando di affermare la sua volontà di riportare residenti nel centro storico. Oltre al danno che almeno ci eviti la beffa”.