Napoleone e Tolstoj chiudono le Conversazioni

Guerra e pace: Napoleone tra Tolstoj e la propaganda sovietica nel capolavoro di Sergej Bondarčuk. È Pier Dario Marzi, grazie alla collaborazione con il Cineforum Cinit Ezechiele 25,17, a chiudere la decima edizione delle Conversazioni napoleoniche. Stasera (24 agosto) alle 21,30 Pier Dario Marzi, a ingresso libero, si terrà la consueta “terza serata” dedicata al cinema, con visione di spezzoni cinematografici “cuciti insieme” dalla narrazione del docente esperto di cinema.
In piena guerra fredda, nel 1969 gli Americani furono costretti a riconoscere al capolavoro russo di 8 ore, del 1967, un Oscar come miglior film straniero. Non saranno 8 ore di immagini quelle che vedremo in questa conversazione, ma due scene che descrivono le battaglie di Austerlitz e Borodino (snodi decisivi per le sorti napoleoniche ed europee) e come la figura dell’Imperatore francese fu messa “al servizio” del discorso propagandistico sovietico.
Il capolavoro di Lev Tolstoj era stato trasposto in film nel 1956 da King Vidor con le star hollywoodiane di Audrey Hepburn e Henry Fonda. Un “furto” cui l’Unione Sovietica voleva rispondere, riappropriandosi del romanzo più celebre della letteratura russa e trasformandolo in un’opera propagandistica. Un’operazione perfettamente riuscita con un film capolavoro, quasi del tutto sconosciuto in Occidente, firmato dal regista che qualche anno più tardi avrebbe girato anche Waterloo con Rod Steiger, ingaggiato dai non sprovveduti talent scout del cinema italo-americano che avevano ammirato proprio il suo misconosciuto (da noi, ma non in patria) Guerra e pace. Un’occasione, quindi, per riscoprire il più grande film mai realizzato dalla cinematografia russa, che ha visto coinvolto lo stato sovietico e l’esercito dell’Armata Rossa per quelle che sono passate alla storia come alcune delle più spettacolari e imponenti scene di battaglia dell’era pre-digitale. Gli scontri di Austerlitz e Borodino sono due autentici film nel film (quasi un’ora di durata complessiva delle due battaglie) in cui il personaggio di Napoleone è investito di un ruolo ben preciso nel discorso propagandistico (uno dei temi del film ma non il principale) sostenuto dal regista. Lo spirito di Tolstoj nel cinema non ha più trovato una corrispondenza così forte e l’appassionante resoconto delle vicende realizzative del film, che Marzi svelerà nella serata con la consueta capacità di sintesi e interesse, possono restituire parte di quell’immane proposito. Le Conversazioni Napoleoniche si tengono nell’ambito del progetto Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa, progetto ideato da Roberta Martinelli e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione di Livorno. Come di consueto, tutti sono invitati ad unirsi alle serate per scoprire atmosfere e curiosità del passato gustando anche qualcosa di fresco, gentilmente offerto dalla Pasticceria Pinelli, sponsor dell’iniziativa.