Emigrazione e guerra, mostra dei Lucchesi nel Mondo

2 settembre 2016 | 10:53
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Emigrazione e guerra, mostra dei Lucchesi nel Mondo

Si inaugura domani (3 settembre) alle 18, al Castello di Porta San Pietro, la mostra L’emigrazione e la grande guerra organizzata dall’Associazione Lucchesi nel Mondo. L’iniziativa vuole offrire alla cittadinanza lucchese, ed ai tanti conterranei che durante il Settembre rientrano nei territori di origine, questa mostra dedicata alla prima guerra mondiale ed all’apporto che ad essa fornirono gli italiani all’estero. Fondamentale nella realizzazione dell’esposizione la collaborazione offerta dalla professoressa Natalia Sereni, dal tenente colonnello Vittori Biondi e da Bruno Micheletti.

“Questa mostra è un atto di doveroso e reverente omaggio al sacrificio ed al valore di tanti soldati, di tanti lucchesi, che sentivano di appartenere ad una Patria ed ad una terra indipendentemente dalla loro collocazione geografica – afferma la presidente dei Lucchesi nel Mondo Ilaria Del Bianco – Tornarono per combattere ed alcuni conobbero così per la prima volta la terra di origine dei loro padri. Fu questo il caso proprio di un lucchese: Giuseppe Ungaretti che, nato ad Alessandria d’Egitto, tornò per combattere nel 19esimo reggimento di fanteria della Brigata Brescia. Quella guerra fu il tragico, seppur vittorioso, scenario sullo sfondo del quale l’Italia, nel sangue dei suoi morti e dei suoi feriti, nell’onore dei suoi soldati, trovò la propria identità e gli italiani si scoprirono e si vollero fratelli”.
Questa esposizione dedicata al primo conflitto mondiale, ci porta nella implementazione quotidiana sul territorio della guerra. Sarà anche proiettato in continuo il video Memoria 15/18 scritto e diretto da Antonio Nardone, prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Dalla provincia di Lucca, una delle tante provincie italiane, partirono più di 64.000 ragazzi; rimangono sul fronte, caduti, 6.800. Più del 10%. Uno sforzo della Storia che viene riproposto presentando le memorie dei lucchesi: documenti, diari, materiali, medaglie, attestati, libri, riviste, diari, armi, uniformi ed equipaggiamenti, accompagnati ed introdotti da pannelli didascalici a cura della Prof.ssa Sereni. Significativa poi la documentazione dedicata alle prime protesi ortopediche per le mutilazioni belliche della Officina Ortopedica Michelotti, che fondata nel 1916, ricorda proprio questo anno i 100 anni della sua attività.
“E’ un modo di perpetuare la Memoria – afferma il tenente colonnello Vittorio Biondi  – se il Paese rimane quello che era, anzi viene potenziato e/o completato, dalle annessioni dei territori irridenti, lo dobbiamo a loro. Ai Soldati Italiani. Che partirono, obbedendo ad un ordine che li strappava alla vita, che li costringeva una nuova attività sconosciuta ma necessaria, diversa e pesante, ingrata. Combattere. E che tornarono; non tutti, purtroppo. Per molti il ritorno fu un telegramma, un foglio di notifica, una lettera del Comandante, una cassettina di zinco, a volte”.
Numerosi gli enti ed i privati che hanno prestato la loro collaborazione: Biblioteca Statale di Lucca, Comune di Montecarlo, Fondazione Lazzareschi, Maria Pacini Fazzi Ed., Dario Donatini, Alessandra Del Prete, Silvano Tofani, Francesco Andreini, Luciano Nelli, Giovanni Agresti, Pier Luigi Caturegli, Bruno Giannoni, Carlo Angelini, Emanuela Ambrogi, Ranieri Benvenuti, Paolo Canali, Alessandro Pesi, Sara Bertoncini, Anna Garibotti, Mario Giannotti e Giampiero Landucci.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 21 ottobre tutte le mattine dal lunedì al venerdì e nei pomeriggi dei fine settimana.