Assemblaggi provvisori, doppio spettacolo allo Scompiglio

L’identità di genere, il sesso e la sessualità come imposizione socio-culturale ed educativa sono al centro di due performance presentate in prima, sabato (10 settembre) e domenica, negli spazi interni ed esterni della tenuta Dello Scompiglio di Vorno: alle 17,30, Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante, di La Fabrique SoMArT, un lavoro tratto da un’idea di Serge Cartellier sul cammino come metafora di trasformazione; alle 21, GirlisaGun, della compagnia AjaRiot – AlmaVenus, che tenta di rovesciare la percezione delle sex-worker nell’immaginario collettivo.
L’appuntamento fa parte di Assemblaggi Provvisori, programmazione tematica proposta fino a giugno 2017 dall’Associazione culturale dello Scompiglio, diretta dalla regista e performer Cecilia Bertoni, con concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.
La manifestazione nasce da un bando internazionale del 2015 dell’associazione culturale Dello Scompiglio e ospita settanta appuntamenti legati al tema dell’identità di genere: 27 progetti vincitori del bando, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità. Le performance presentate il 10 e 11 settembre nascono da progetti vincitori.
Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante – La Fabrique SoMart tratto da un’idea di Serge Cartellier, anche performer con Julie Fonroget. Concezione, drammaturgia, regia e testi di Sophie Faria e Serge Cartellier. Produzione associazione culturale Dello Scompiglio.
Partendo dal concetto di norma, intesa come imposizione ma anche come consuetudine, la performance propone, in modo semplice e ludico, riflessioni e interrogativi sull’altro visto come individuo connotato dal punto di vista del genere, sul disequilibrio e la relazione tra naturale e acquisito. “Si pensa spesso a confrontarsi con lo sguardo dell’altro – dichiara Serge Cartellier – senza immaginare per questo che il confronto possa avvenire con noi stesse/i, i nostri limiti, i nostri desideri e una forma di libertà che può emergere attraverso queste esperienze”. Ai bordi del cammino: un laboratorio itinerante è un percorso nella tenuta animato dal desiderio di condividere e sperimentare, in cui entrano in gioco questioni, emozioni e prese di coscienza suscitate proprio dal confronto con l’altro da sé.
La performance ha una capacità massima di 20 spettatori. È consigliata la prenotazione.