Tagliati i fondi, addio Barga Jazz e festival Opera

17 ottobre 2016 | 18:23
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Tagliati i fondi, addio Barga Jazz e festival Opera

Un taglio dei fondi di oltre 40mila euro e Barga dovrà dire addio, salvo miracoli, ai suoi festival. E’ una inattesa ma purtroppo annunciata fine sia per Barga Jazz che per Opera Barga: la Regione Toscana ha chiuso i rubinetti, mettendo a rischio le prossime edizioni. A dirlo sono Alessandro Rizzardi per il BargaJazz e Nicholas Hunt del Festival Opera Barga.

Con il decreto dirigenziale 10098 pubblicato il 10 ottobre, infatti, la Regione Toscana ha reso note le assegnazioni dei contributi per i festival di spettacolo dal vivo. Poco più di 8000 euro per il Bargajazz festival e stessa cifra per il festival OperaBarga. Nel 2015 avevano ottenuto sullo stesso bando un cofinanziamento di circa 60.000 euro. Un brusco risveglio per la cittadina che proprio sui festival e sulla cultura ha puntato negli ultimi anni per rilanciare il turismo e l’immagine del territorio.
“Se il taglio delle risorse complessive dedicate ai festival era stato annunciato già ad inizio anno, nessuno si sarebbe aspettato un intervento così pesante tale da compromettere l’esistenza stessa di realtà ormai storiche e apprezzate a livello internazionale – spiegano Rizzardi e Hunt -. BargaJazz festival ha appena festeggiato i suoi 30 anni di attività mentre per il festival lirico il 2016 è stata addirittura la cinquantesima edizione. La Regione Toscana è stata per molti anni il principale finanziatore di questi festival che, seppur di piccole dimensioni, si sono fatti apprezzare per la qualità delle produzioni originali e per i progetti culturali innovativi. Proprio il fatto di realizzare nuove produzioni, che richiedono investimenti cospicui, prove orchestrali, importanti capacità artistiche e organizzative, i due festival si sono sempre distinti nel panorama toscano e non solo. La maggior parte dei festival è infatti oggi organizzata a tavolino comprando spettacoli “precotti” dalle agenzie, tanto che vediamo girare nei festival italiani sempre gli stessi nomi. Altra importante caratteristica che pare non aver colto la commissione valutatrice è il radicamento sul territorio di queste realtà che negli anni hanno fatto crescere professionalità in campo musicale, tecnico e organizzativo. Bargajazz e OperaBarga hanno da sempre investito sui giovani e sulle realtà locali creando un tessuto musicale artistico che non si limita al periodo dei festival ma che vive tutto l’anno sul territorio”.
La situazione dei festival già precaria per i tagli dei fondi ministeriali è ad oggi gravissima anche perché il meccanismo portato avanti negli ultimi anni ha prodotto l’assegnazione dei fondi ad ottobre mentre i festival sono già stati realizzati “al buio” a luglio e ad agosto. “Con questi numeri sono destinati a chiudere”, commentano da BargaJazz e Opera Barga.
“Uno smacco anche per l’amministrazione comunale – spiegano Rizzardi e Hunt – che ha puntato la propria politica culturale e turistica proprio sui festival ed il turismo legato alla cultura. Il comune ha infatti negli ultimi anni concentrato le poche risorse a disposizione per la cultura proprio sui due festival nella convinzione che fossero strategici per il rilancio turistico ed economico del territorio. Le associazioni dei festival esprimono il loro disappunto e chiedono a Regione Toscana un incontro per protestare contro un taglio abnorme ed inspiegabile destinato a mettere la parola fine a oltre 50 anni di cultura toscana”.