Puccini Days, anche a Firenze la presentazione degli eventi

21 ottobre 2016 | 12:16
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Puccini Days, anche a Firenze la presentazione degli eventi

Questa mattina a Firenze, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, si è svolta la presentazione regionale della terza edizione del festival Lucca Puccini Days, che la città di Lucca dedica al suo più illustre concittadino, portando in città dal 25 novembre 2016 all’8 gennaio 2017 un intrigante mix di appuntamenti dedicati al Maestro.

La manifestazione, frutto della collaborazione tra Comune di Lucca, Fondazione Giacomo Puccini e teatro del Giglio e realizzata con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Lucar, Tagetik, Unicoop Firenze e Gesam Gas e Luce, vanta i patrocini di Mibact – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana e Agis Toscana.
Accanto alla vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni, la delegazione lucchese composta da sindaco del Comune di Lucca e presidente Fondazione Giacomo Puccini, Alessandro Tambellini, Stefano Ragghianti, Aldo Tarabella e Manrico Ferrucci, rispettivamente amministratore unico, direttore artistico e direttore generale del Teatro del Giglio di Lucca.
L’incontro con la stampa, molto partecipato, è stato incentrato sul cartellone 2016, che vanta otto eventi tutti realizzati in esclusiva per il festival lucchese che, sebbene sia solo alla sua terza edizione, si è ormai posizionato e accreditato a livello nazionale come punto di riferimento per gli appassionati e i cultori di Giacomo Puccini e della sua splendida musica. Fra i big ospiti del festival, tanti i nomi di punta del mondo dello spettacolo Cristina Mazzavillani Muti, Peppe Servillo, Fiorenza Cedolins, Nicola Paszkowski, Elisabetta Salvatori, Peter Guth, l’Orchestra della Toscana, l’Ensemble Berlin e la Budapest Gypsy Symphony Orchestra.

Entusiasmo è stato espresso dal vicepresidente ed assessore alla cultura Monica Barni:”Sono particolarmente contenta di essere qui stamani – le sue parole – sono al mio primo giro di boa, sono da un anno in Regione e l’anno scorso presentai per la prima volta i Puccini Days. Questo mio esserci di nuovo dà il senso della continuità: non un semplice episodio sporadico di celebrazione di un grande artista del nostro territorio, ma un’azione, una strada che continua. Puccini è un punto di legame tra la cultura alta e quella popolare – ha detto ancora Monica Barni -, una personalità in grado di far accorrere nei teatri un pubblico molto ampio, anche di giovani. Queste giornate
rappresentano molto bene ciò che la Regione intende come cultura. Attività di ricerca, costruzione di reti e relazioni, utilizzo di linguaggi diversi che sono i linguaggi della contemporaneità. Musica, ma
anche cinema, flashmob. Al di là delle difficoltà finanziarie che incombono, questi linguaggi sono l’unico modo per fare davvero cultura e far sì che la nostra cultura diventi sempre più impattante e conosciuta nel mondo”.

Nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, anche un breve momento  dedicato alla musica dal vivo: il soprano Rossella Bevacqua ha eseguito due intense arie, l’una tratta dalla Bohème pucciniana, l’altra dalla Bohème di Leoncavallo; al pianoforte, Fabrizio Datteri. Fra Puccini e Leoncavallo ci fu una gara contro il tempo per concludere ciascuno la propria opera, fra interessi editoriali, amicizie e invidie. L’idea di raccontare questa “strana coppia dell’opera lirica” è nata dal progetto firmato dallo stesso Datteri, dal titolo Si, ci chiamano Mimì. Le due Bohème e la sfida tra Puccini e Leoncavallo.