J-Ax ai Comics: “Ora sono autentico grazie ai miei fan”

30 ottobre 2016 | 15:38
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J-Ax ai Comics: “Ora sono autentico grazie ai miei fan”

Dalla vita nei quartieri popolari al successo intramontabile: J-Ax si racconta senza sovrastrutture nel suo primo libro Imperfetta forma, che ha presentato questo pomeriggio (30 ottobre) in occasione della terza giornata di Lucca Comics and Games, in un Teatro del Giglio colmo di fans. “Non sono mai stato vero come oggi – ha dichiarato -: il pubblico negli anni mi ha dato così tanta forza e autostima che non devo più compensare nulla. Alessandro Aleotti, sfogato di quartiere, bruttino, che non aveva né i soldi né le ragazze, ha creato il personaggio di J-Ax per avere coraggio: i fans però lo hanno reso vero e grazie a loro oggi sono tutto ciò che volevo essere. E’ proprio quello che accade nel mondo dei Comics e dei cosplayers: questi appassionati tramutano i sogni in realtà”.

Questo percorso di riscoperta era già iniziato con l’album Il bello di esser brutti e prosegue con l’autobiografia che mette nero su bianco il vissuto e la personalità di un artista che evolvendosi insieme al suo pubblico riesce ad accattivare tutte le generazioni. “Ho capito che non mi importava più mettere del trucco, farmi fotografare dal mio lato migliore, risultare meno sgraziato- ha confessato- e ho deciso di mostrarmi come sono. Non è il modo in cui hai vinto, ma quello in cui hai perso che ti dà la forza e lo scudo e ti dice chi sei. Ricordate che la sfiga va combattuta divertendosi”. Nell’autobiografia J-Ax ripercorre le tappe più significative della sua vita, concentrandosi soprattutto sul periodo che ha preceduto il successo, quando ad esempio per raggiungere l’industria tessile di Arcore in cui lavorava doveva cambiare tre treni, fino ad arrivare all’ascesa artistica con gli Articolo 31 e alla fortunata carriera da solista, che l’ha portato fra le altre cose anche all’approdo in televisione. “Nel libro c’è la mia storia- ha spiegato- e anche la storia di Italia vista dal punto di vista di uno come me. C’è un momento degli anni Ottanta e ci sono gli anni Novanta. Non si tratta della verità assoluta ma della mia verità, filtrata ovviamente dalle mie esperienze ed emozioni”.
Il rapper ha voluto anticipare al pubblico in sala un divertente aneddoto raccontato nel libro. Si tratta nientemeno che di una citazione da parte di Bob Dylan che intervistato dalla stampa italiana confessò di non ricordare De Gregori, ma di aver ben presente chi fossero gli Articolo 31, che avevano da poco campionato la sua Like a rolling stone, inserita dallo stesso Dylan fra le musiche di un suo film. Al J-Ax di tanti anni fa il cantante consiglierebbe di “non utilizzare mai la parola mai, perché poi te la fanno pagare. La coerenza politica è difficile in questo mestiere, perché le canzoni le scrivi in un momento particolare, ma nella vita si viaggia e si vedono cose da prospettive diverse e si cambiano le idee. Io ho cambiato il modo, senza però cambiare lo stile”. Il libro uscirà in tutte le librerie a partire da domani (31 ottobre) e sarà presto disponibile anche in versione e-book.