Giochi e videogiochi, invasione dentro e fuori le mura






Chi pensa che il gioco tradizionale sia morto, a tutto favore dell’elettronica e della realtà virtuale, è consigliabile fare un giro al padiglione Carducci, al campo Balilla. E’ il padiglione più grande ed è tutto destinato, quest’anno, al gioco da tavolo e al gioco di ruolo. Niente commistione, insomma, come negli anni scorsi, con il gioco elettronico, che ha conquistato tantissimi nuovi spazi in città, a partire dall’area della Cavallerizza (League of Legends) e di San Romano (con l’Esl Arena) oltre alla Ps4 in piazza Santa Maria Bianca e a NetAddiction in piazza San Giusto.
Nell’area tradizionale dei Games, che oggi vivrà tutti i suoi momenti di premiazione (dalle olimpiadi al trofeo Grog), uno spazio molto frequentato è stato quello dei giochi premiati nella serata di venerdì del teatro del Giglio, Pozioni esplosive per il gioco da tavolo e L’alba di Ctulhu per il gioco di ruolo. Ma a dimostrazione che il gioco tradizionale è vivo e vegeto ci sono i tanti tavoli occupati da giovani e meno giovani impegnati fra dadi, pedine e carte. A giustificare il grande spazio che viene sempre dedicato a questo settore.
Spalmate nel resto della città, invece, le aree dei videogames, fra consolle, pc e tante novità. Con il clou in due sedi, quella di piazza San Romano, che è diventata l’Arena dei giochi sportivi e alla Cavallerizza, tutta dedicata al “mitico” League of Legends.
Pubblico giovanile, code per usare i giochi e tutte le novità della realtà virtuale. E le casse a mille, senza disturbare nessuno, per entrare nel vivo dell’azione.
L’area Games al padiglione Carducci
Le aree dei videogames in San Romano e alla Cavallerizza