La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics

1 novembre 2016 | 14:19
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La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics
La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics
La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics
La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics
La coppia Guccini-Manara spopola ai Comics

Il binomio Guccini-Manara fa il tutto esaurito alla Chiesa di San Giovanni per la l’ultima giornata di Lucca Comics and Games: il cantautore e il maestro del fumetto sono stati protagonisti questa mattina (1 novembre) di un confronto artistico condotto dal direttore di Linus, Pietro Galeotti.

L’occasione è stata propizia per lanciare l’edizione speciale del fumetto Vita e morte del brigante Federico Bobini, detto il Gnicche, che vede la collaborazione fra i due artisti su richiesta della rivista Linus. “La mia passione per il fumetto nasce dall’invidia nei confronti dei fumettisti – scherza Guccini – fra cui Manara e il mio amico Bonvi. Una passione che è nata quando ero un ragazzo e mi innamorai follemente del Paperino di Carl Barks: ne possiedo copie in italiano, in inglese e in ogni strana lingua in cui sono riuscito a trovarlo viaggiando”. La figura del brigante ha da sempre affascinato il cantautore, al punto da diventare il soggetto del suo fumetto dedicato a Bobini, disegnato da Francesco Rubino, la cui prima edizione risale al 1980. “Il gusto per il fumetto – racconta – è andato perfezionandosi negli anni. La figura del bandito mi affascina da sempre perché ho letto storie e ascoltato racconti su personaggi delle mie terre. Avevo avuto l’idea di realizzare un fumetto sui briganti toscani, poi ho trovato la storia in ottava rima di Federico Bobini e mi è venuta l’ispirazione per farci un fumetto”. Per Guccini non si è trattata della prima esperienza nei panni di sceneggiatore, avendo già lavorato con grandi firme, fra cui l’amico Andrea Pazienza e Bonvi, che ricorda come una persona elegante e divertente. “Avevo già lavorato in ottava rima – interviene Milo Manara – ma non avevo mai lavorato con Guccini. Nel fumetto sono frequenti gli incontri fra le diverse sfumature dell’arte. Spesso viene considerata un’arte minore, ma la gente che conta davvero sa riconoscerne l’importanza”. Guccini spende qualche parola anche sul nobel a Bob Dylan: “Sono un po’ invidioso – ironizza – ma è un gesto importante: segna lo sdoganamento della musica e lo stesso dovrebbe avvenire per il fumetto, che viene erroneamente considerato un’arte inferiore, mentre è molto alta”. Il dibattito si sposta poi sulla figura di Guccini nell’immaginario collettivo, dipinto con eschimo e fiasco di vino. “La foto con l’eschimo – afferma – risale al 1971, fu scattata a Santorini. Dagli anni ottanta è diventata un’icona che ho usato fino a pochi anni fa anche per i miei concerti, ma quella del fiasco è una leggenda metropolitana”. Il maestro Manara confessa che la collaborazione con Guccini potrebbe avere un seguito e ha già un’idea ben precisa: “Adesso sto lavorando al secondo volume di Caravaggio – dichiara – ma mi piacerebbe pensare ad un’altra forma di banditismo toscano, incentrata sulla figura di David Lazzaretti, cui potrei lavorare con Guccini e Rubino”. Alla proposta risponde subito il cantautore: “L’idea mi piace, anche se sono più interessato al brigantaggio toscano-laziale. Sicuramente sarebbe un piacere sceneggiare qualcosa disegnato da Manara”. Al termine dell’incontro Manara ha preso la parola per lanciare l’appello ai disegnatori perché “facciano il possibile per adottare o soccorrere in qualche modo opere d’art e strutture danneggiate dal terremoto”: “Voglio rivolgerlo a tutti i disegnatori – ha detto – facciamo tutti il possibile per adottare, restaurare e contribuire al recupero di opere ed edifici artistici danneggiati dal terremoto. Adotta, ognuno di noi adotti un’opera d’arte, o un edificio danneggiato dal terremoto”.

Jasmine Cinquini