A Montecarlo comincia l’ottava edizione de “L’ora di teatro”

4 novembre 2016 | 16:39
Share0
A Montecarlo comincia l’ottava edizione de “L’ora di teatro”

Il prossimo 6 novembre (dalle 16), al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo inizierà l’ottava edizione del Festival nazionale città di Montecarlo ‘L’Ora di Teatro – Un Sipario aperto sul sociale’ organizzato dalla Fita. Il Festival è un’occasione di confronto originale tra i volontari che operano e vivono nel campo dell’associazionismo a scopo sociale e il mondo del teatro amatoriale.
Nelle 7 domeniche pomeriggio dal 6 novembre al 18 dicembre 2016 verranno presentati in sequenza una performance frutto di un’attività laboratoriale di un’Associazione che opera nel campo del sociale e che adotta il teatro come terapia per affrontare e superare difficoltà ed handicap ed uno spettacolo, selezionato con un bando nazionale e proposto da una Compagnia di teatro amatoriale, inerente alcune specifiche tematiche sociali promosse direttamente dai partecipanti ai laboratori, tematiche che quindi sono profondamente legate alla vita e alle esperienze di queste persone.

Con l’occasione il presidente di Fita Lucca, Mariella Cuomo, a nome del direttivo provinciale e delle 42 Compagnie affiliate, ringrazia sentitamente il sindaco di Montecarlo, dottor Vittorio Fantozzi, e l’assessore alla cultura, Marzia Bassini, per l’opportunità data di utilizzare uno spazio importante della cultura montecarlese, e ben oltre i confini comunali, e per l’attenzione che in tanti anni di proficua collaborazione l’Amministrazione Comunale ha sempre dimostrato nei confronti di un movimento, quello degli appassionati praticanti del Teatro, gli amatori, che nella Provincia di Lucca sono davvero molti. Come oramai consuetudine, il programma de L’Ora di Teatro si caratterizza per l’alta qualità dei lavori in concorso e per la varietà della proposta che spazia dal teatro contemporaneo al classico autoriale, un esperimento iniziato otto anni or sono, in direzione del pubblico, per provare a proporre teatro in modo nuovo e far sì che sia luogo di aggregazione culturale e sociale di tutto un territorio.