Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito

8 novembre 2016 | 11:49
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Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito
Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito
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Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito
Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito
Lucca e Matilde di Canossa, mostra fra storia e mito

Lucca e Matilde di Canossa fra storia e mito: una collezione di testi e documenti antichi in esposizione alla Biblioteca Statale per ricordare la contessa che ha lasciato il segno nella memoria storica lucchese. La mostra, che sarà inaugurata questo pomeriggio alle 17 e rimarrà aperta fino al 6 dicembre, è stata presentata in anteprima questa mattina (8 novembre) dal vicesindaco Ilaria Vietina, dalla direttrice della Biblioteca, Monica Angeli, dal responsabile scientifico Raffaele Savigni, dal rappresentante della Fondazione Crl, Andrea Salani e dai rappresentanti dell’Archivio di Stato di Lucca e dell’Archivio storico Diocesano che hanno messo a disposizione il loro materiale.

“L’idea di dedicare una mostra a Matilde di Canossa – ha affermato Vietina – è nata già nel 2015, in occasione del nono centenario della sua morte, ma le operazioni richieste sono molto delicate e hanno richiesto diverso tempo. Oggi siamo lieti di poterne presentare i frutti”. Nelle sale monumentali della Biblioteca Statale, al terzo piano, è possibile ammirare alcuni codici, fra cui il celebre manoscritto della Vita Mathildis di Donzione, libri antichi, documenti firmati dalla stessa Matilde di Canossa e pergamene provenienti dagli archivi. La mostra offre l’occasione per conoscere meglio la storia di questa donna e riflettere sul ruolo esercitato in quell’epoca, che è poi sfociato nel mito. A lei è attribuita la creazione di chiese, ospedali e ponti del nostro territorio.
“Quando ho iniziato l’attività di ricerca – ha raccontato Angeli – ho scoperto che la biblioteca conteneva molti documenti, soprattutto a carattere librario, relativi a Matilde. Mi sono fermata alle edizioni del Cinquecento e Seicento, per ragioni di spazio, ma anche per quanto riguarda l’Ottocento abbiamo un mole significativa di materiale. E’ importante dimostrare come possano integrarsi biblioteche ed archivi: le prime a carattere più mitico, i secondi a carattere storico-documentario”. Alcune delle pergamene appartenenti all’Archivio Diocesano sono state restaurate appositamente per la mostra, dando vita ad un’importante operazione di conservazione dei beni culturali. “Attraverso questi documenti – ha detto Elisabetta Unfer Verre, dell’Archivio Diocesano – si scopre anche la parte più antica della creazione del mito di Matilde: ciò che emerge è non solo la figura storica, ma anche l’interpretazione che ne è risultata nel corso dei secoli”.
L’esposizione è fruibile liberamente, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13. Per l’occasione è stato realizzato anche un catalogo con le immagini e le schede dettagliate dei pezzi esposti, pubblicato da Pacini Fazzi, con un saggio introduttivo di Raffaele Savigni e un saggio di Patrizia Carmassi sull’evangelario della Morgan Library di New York. Gli oneri delle operazioni sono stati coperti interamente dalla Fondazione Crl.

Jasmine Cinquini