I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017

9 novembre 2016 | 13:45
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I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017
I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017
I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017
I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017
I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017
I simboli dei carabinieri protagonisti calendario 2017

Sono i simboli dei carabinieri visti in un excursus fra vari stili e generi dell’arte, dalla fondazione ai giorni nostri, i protagonisti del calendario dell’Arma 2017, stampato in oltre un milione e 300mila copie, che è stato presentato stamani (9 novembre) anche a Lucca, dal comandante provinciale, colonnello Marco Rosi. Un almanacco che offre un percorso dall’800, quando l’Arma venne costituita (Torino è la protagonista del mese di gennaio), fino alle più recenti novità dei giorni nostri.

Realizzato in collaborazione con l’arma da Gillo Dorfles e Philippe Louis Daverio mette in mostra i simboli che nel tempo hanno contraddistinto i carabinieri, con un grande impatto grafico e un impianto per così dire “narrativo” che suggestiona per l’attenzione alla ricostruzione storica e artistica degli ultimi due secoli di storia dell’Arma e di quella dei vari stili artistici che hanno dominato il panorama culturale delle epoche in cui i carabinieri hanno svolto un crescente ruolo di riferimento per tutti.
Si comincia, infatti, con il rosso ed il blu, i colori della divisa dell’arma, a cui è dedicato il primo mese del calendario, poi si passa alla descrizione dei corazzieri di Firenze, presentati in una pagina grafica realizzata in stile vittoriano. La daga è la protagonista successiva e realizzata con gli stilemi dell’art nouveau. Aprile è dedicato agli alamari, altro segno distintivo dell’Arma dei carabinieri. Il futurismo domina il mese di maggio, dove campeggia la bandoliera, altro simbolo distintivo del corpo. A giugno, in stile Bauhaus, viene presentata la fascia scarlatta che è arrivata ad essere uno dei principali segni distintivi della divisa. Così come il pennacchio (protagonista a luglio con l’art deco) e il mantello, che è raffigurato con lo stile del razionalismo nel mese di agosto. Settembre riporta la lucerna, il primo cappello utilizzato dai carabinieri. Un salto nel moderno lo si ha ad ottobre, con lo stile hippie e la rappresentazione del basco. A novembre la pop art sintetizza il servizio di pronto intervento dei carabinieri fino a proiettare nei giorni nostri e nel futuro: siamo a dicembre dove sono le nuove tecnologie le protagoniste. Si vede infatti al braccio di un militare un orologio che è una applicazione da cui escono tutti i simboli dell’Arma dei carabinieri. Conclude il calendario la lista delle ricompense ai militari e la città del futuro dove l’Arma intende continuare a svolgere un ruolo di primo piano nell’assicurare la sicurezza dei cittadini.