Una targa e un libro per il generale lucchese Luis Ghilardi

16 novembre 2016 | 12:32
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Una targa e un libro per il generale lucchese Luis Ghilardi

Sabato (19 novembre) alle 10, il sindaco Alessandro Tambellini e Marisela Morales Ibanez, console del Messico a Milano, presiederanno la cerimonia di inaugurazione della targa in memoria del generale lucchese Luigi Ghilardi che avrà luogo in via Fillungo al numero civico 126. Seguirà poi all’auditorium Agorà in piazza dei Servi la presentazione del libro Luigi, Luis Ghilardi. Un combattente lucchese per la libertà fra Italia, Europa e Messico, a cura di Fabio Bertini e Carla Sodini.

L’iniziativa, patrocinata dalla città di Lucca e dall’associazione culturale Il Vallisneriano, intende mettere in evidenza la figura e il ruolo internazionale di questo combattente per la libertà di origine lucchese, quasi sconosciuto ai suoi concittadini. Nato nella parrocchia di San Michele il 2 agosto 1810, Luigi Ghilardi, dopo la partecipazione ai moti del 1831, si trasferì in Spagna assieme a molti altri volontari italiani di formazione liberale, poi in Portogallo e di nuovo in Spagna. Partecipò alla rivoluzione siciliana del 1848 e fu nominato comandante della difesa di Livorno del 10 maggio 1849. Prese parte, quindi, alle vicende della repubblica Romana come ufficiale dello Stato maggiore garibaldino. Emigrato in Messico, si distinse sia come scrittore militare che come ufficiale fino a divenire uno dei più stimati generali repubblicani. Dopo la sfortunata difesa di Puebla e la sua consegna ai francesi, Ghilardi, braccato sempre più da vicino dal nemico, venne fatto prigioniero e condotto ad Aguascalientes dove venne fucilato il 17 marzo 1864.
Pubblicato dalla Phasar edizioni (2016), con l’adesione del dipartimento Sagas dell’università di Firenze, del Comune di Lucca e di importanti istituzioni culturali cittadine, il libro su Luigi Ghilardi rappresenta – dopo gli studi di Antonio Peconi – una sintesi biografica completa del personaggio con particolari riferimenti al suo pensiero politico, all’attività militare e a quella di scrittore. Dopo la presentazione del sindaco Tambellini e dell’incaricato d’affari dell’ambasciata del Messico in Italia, Gabriel Rosenzweig, Paola Zumbo e Glauco Strappaghetti sottolineano l’impegno con cui l’associazione Il Vallinesneriano ha seguito gli studi e le attività di ricerca poi confluiti nel libro dedicato a Ghilardi. Fabio Bertini ripercorre la biografia di questo combattente per la libertà molto stimato anche da Garibaldi e Mazzini, mettendo in evidenza la dimensione internazionale del personaggio. Carla Sodini esamina, per la prima volta, tutta la sua attività di scrittore che lo portò alla pubblicazione, nel 1854, di un importante trattato di scienza della guerra destinato alle accademie militari messicane. Annarita Fantozzi, attraverso l’archivio della basilica di San Frediano e quello di San Michele, ricostruisce con attenzione la storia della famiglia Ghilardi fino agli anni giovanili del futuro soldato della libertà che mantenne sempre un affetto e una nostalgia particolare per la città nella quale era nato.