Lunedì Welcome Day (con mostra) dei nuovi studenti Imt

19 novembre 2016 | 11:07
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Lunedì Welcome Day (con mostra) dei nuovi studenti Imt

Tutto pronto alla Scuola Imt Alti Studi Lucca per la cerimonia di benvenuto dedicata ai nuovi allievi del corso di dottorato, prevista per lunedì (21 novembre) alle 16,30, nella Cappella Guinigi del complesso di San Francesco. Ad accoglierli sarà il direttore di Imt, Pietro Pietrini, insieme ai docenti della scuola e al sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che darà loro il benvenuto a nome della città. In occasione del Welcome day, nei chiostri del Campus verrà inaugurata una mostra dedicata all’emigrazione toscana, frutto della recente collaborazione tra la scuola e la Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana.

Sono 34, 20 italiani e 14 stranieri, che arrivano da Croazia, Cuba, Egitto, Germania, India, Kazakhstan, Federazione Russa, Spagna, Turchia e Stati Uniti. L’età media è di 26 anni e tra loro si contano 18 donne e 16 uomini. Questo l’identikit degli allievi che si accingono a entrare alla scuola Imt dove frequenteranno un programma di dottorato unico articolato in quattro curricula. Gli studenti sono stati selezionati in base a standard internazionali e rigidi criteri meritocratici tra le 3745 domande giunte da 137 paesi diversi. L’obiettivo è attirare i migliori allievi da tutto il mondo e trattenere i più brillanti tra quelli italiani.
Otto sono gli studenti che accedono al curriculum in analisi e gestione dei beni culturali (Amch), dieci quelli che frequenteranno il nuovo track in Neuroscienze (Ccsn), attivato con l’inizio di questo anno accademico, sette gli studenti per Computer science e ingegneria dei sistemi (Csse) e nove quelli di Economia e management science (Emds).
Con l’arrivo dei nuovi allievi, ciascuno dei quali ha diritto a una borsa di studio oltre a vitto e alloggio nelle strutture del campus residenziale, Imt arriva ad accogliere 150 dottorandi, il 40 per cento dei quali proviene da paesi stranieri.
“La Scuola alti studi Imt Lucca – afferma il direttore Pietro Pietrini – è una delle sei scuole di eccellenza presenti in Italia e per i giovani ricercatori rappresenta il luogo ideale per sviluppare un percorso formativo la cui originalità e il cui valore sono sempre più riconosciuti a livello italiano e internazionale. A Imt, infatti, gli studenti si iscrivono a un programma di dottorato articolato in quattro curricula che prevede che le varie discipline dialoghino e si integrino tra loro”. “La selezione degli allievi – prosegue Pietrini – avviene in un ambito di competizione internazionale che implica un vero e proprio meccanismo di selezione reciproca tra i candidati e la scuola. Da una parte, infatti, Imt ha selezionato gli studenti migliori tre le migliaia che hanno presentato la domanda di ammissione e, dall’altra, sono stati gli stessi candidati a scegliere l’istituzione più prestigiosa tra quelle presso le quali sono risultati vincitori”.
Ad arricchire la cerimonia di benvenuto per i nuovi studenti, sempre nel pomeriggio di lunedì, alle 18, l’inaugurazione della mostra 100 anni di sapori toscani nel mondo che racconta la storia dell’emigrazione da un punto di vista inusuale, vale a dire quello della diffusione dei principali prodotti enogastronomici del nostro territorio e dei mestieri legati alla ristorazione.
Con questo evento prende il via la collaborazione tra la scuola Imt e la Fondazione Paolo Cresci che intende promuovere la ricerca e la valorizzazione della storia dell’emigrazione italiana, con particolare attenzione ai risvolti sulla realtà lucchese, e affrontare al contempo gli aspetti legati ai flussi migratori di questi ultimi anni, con decine di migliaia di persone in fuga da situazioni di grave sofferenza, che cercano asilo nel nostro Paese e negli altri Paesi europei.
L’esposizione, curata dalla Fondazione Cresci con il supporto della Regione Toscana, è stata allestita per la prima volta a Milano nell’ambito di Expo 2015 e successivamente è stata ospitata da molte associazioni di emigrati toscani in tutto il mondo. La Fondazione Paolo Cresci ha coordinato il lavoro di ricerca del materiale utilizzato per la mostra, in buona parte proveniente dal patrimonio di documenti storici e di fotografie in suo possesso. Dall’archivio sono emerse storie bellissime di emigranti che hanno saputo trasformare la nostalgia dei sapori di casa e delle tradizioni toscane, in segni di identità, facendosi ambasciatori nella comunità ospitante di gusti e abitudini alimentari che ben presto hanno saputo conquistare chi non le conosceva. La mostra resterà aperta fino a domenica 27 novembre, con orario 9-20.