Mimì muore al Giglio come i giovani del Bataclan

1 dicembre 2016 | 13:06
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Mimì muore al Giglio come i giovani del Bataclan

Così muore Mimì va in scena in esclusiva questo sabato (3 dicembre) al Teatro del Giglio: la storia di Bohème nella Parigi di oggi, firmata Cristina Mazzavillani Muti, è anche un tributo alla memoria delle vittime della strage del Bataclan dello scorso autunno. Lo spettacolo è stato presentato questa mattina (1 dicembre) dal direttore generale a dal direttore artistico del teatro del Giglio, Manrico Ferrucci e Aldo Tarabella, dal presidente del cda Stefano Ragghianti, dal sindaco Alessandro Tambellini, dall’ideatrice e regista del progetto Cristina Mazzavillani Muti e dal musicista Simone Zanchini.

“Con questa originalità della produzione – ha dichiarato Ferrucci – i Puccini Days entrano in una fase nuova. Si tratta di un’opera musicale completamente diversa dalla tradizionale opera pucciniana, ma profondamente rispettosa delle tematiche e della grande arte del maestro. Un equilibrio raro fra fedeltà e innovazione. Per noi è una grande soddisfazione essere riusciti in tre edizioni a fare della manifestazione un punto di riferimento nel grande universo di Puccini”.
L’attualizzazione di Bohème trasporta la storia d’amore fra Mimì e Rodolfo e i loro scapigliati amici in una Parigi moderna, sul cui sfondo si consuma uno dei più tragici eventi rimasti impressi nella memoria collettiva degli ultimi tempi. “Per affrontare questo Puccini con rispetto e amore completo abbiamo chiesto aiuto al teatro di Lucca- ha raccontato la regista- vogliamo dare al maestro quello che si merita, promuovere un Puccini per sempre e per tutti. Abbiamo anche voluto mandare un messaggio forte traendo ispirazione da un momento di vita attuale: la gente sul palcoscenico non morirà di amore o di malattie, ma come i ragazzi del Bataclan”.
Lo spettacolo è una rivisitazione musicale per ensemble e voci di Simone Zanchini, sui testi di Franco Costantini. “Mettere mano al lavoro di un artista così importante- ha confessato Zanchini- è un grande onore ma anche un grande onere. Ho cercato di rispettare la poesia e la linea melodica di Puccini nonostante gli arricchimenti e le rivisitazioni. Credo che questa unione fra tradizione e modernità sia una scelta che funziona e che dà una linfa musicale fresca rispettando la poetica dell’autore. Questo tipo di rischio fa bene all’arte e alla cultura”.
Lo spettacolo è l’ideale completamento della trilogia d’autunno Un progetto per Bohème, che nel 2015 ha visto la messa in scena al Ravenna festival de La Bohème di Puccini e del musical Mimì è una civetta, anch’esso ideato da Cristina Mazzavillani Muti a partire dalle suggestioni suscitate dall’apparizione di Musetta nell’ultimo quadro dell’opera pucciniana. “Un’opera che si adatta bene anche alla nostra epoca- ha commentato Tambellini- Puccini non mostra il tempo che ha, presenta suggestioni tali da poter investire anche la modernità, con quello che di buono e di cattivo comporta. Quello di sabato è uno spettacolo innovativo, sarà una sorpresa per il pubblico”. Il cast, giovanissimo, è lo stesso di Mimì è una civetta. Interpreti principali sono Mariangela Aruanno nelle vesti di Mimì, Giulia Mattarella nei panni di Musetta e Luca Marconi che interpreta Rodolfo.
“I Puccini Days non sono una rassegna lirica in senso classico – ha spiegato Ragghianti – hanno una componente di ricerca, sperimentazione e di significativo coraggio rispetto alla figura classica di Mimì. Il tentativo del teatro è quello di fare anche un’attività che abbia questi aspetti correndo qualche piccolo rischio doveroso”. Lo spettacolo andrà in scena il 3 dicembre alle 21. I biglietti, acquistabili online o alla biglietteria del teatro, hanno un costo che varia dai 10 ai 35 euro.

Jasmine Cinquini