Lucca Museum, dalla cellula all’uomo nell’arte di Gallori






La contemporaneità artistica toscana entra al Lucca Museum con un percorso sulla cellula: Core, la personale di Beatrice Gallori in esposizione da domani (3 dicembre) fino al 5 febbraio, è una narrazione visiva che accompagna il visitatore in un’indagine della realtà umana a partire dal nucleo. L’installazione è stata presentata in anteprima questa mattina (2 dicembre) dall’artista e dai curatori Luca Beatrice e Maurizio Vanni, dal presidente del Lucca Museum, Angelo Parpinelli e dall’assessore comunale Giovanni Lemucchi.
“Questo è un degli eventi artistici che mi entusiasma maggiormente – ha rivelato Parpinelli – il nostro scopo è sempre stato quello di dare vita alla consuetudine di andare al museo, di creare cultura attraverso l’arte. Si tratta di una mostra di lettura non immediata, che richiede al pubblico uno sforzo di interpretazione per cogliere il messaggio dell’arte contemporanea”.
L’esposizione si compone di opere-installazioni create site-specific che nascono dalle ricerche condotte dall’artista sulla cellula, elemento primario per lo studio del comportamento umano in quanto essere vivente. “Il Lucca Museum – ha osservato Lemucchi – è una realtà ormai consolidata nella nostra città, l’unica con uno sguardo alla contemporaneità, come testimonia questa mostra che ha un impatto complicato, che fa riflettere”.
Otto progetti allestiti in otto spazi per raccontare il percorso immaginato dall’artista. Rosso, bianco e nero si alternano nelle opere a simboleggiare il passaggio da momenti di relativa quiete a momenti di maggiore caos. “L’installazione – ha spiegato Vanni – è uno spazio interattivo che crea un’interconnessione fra pubblico e artista. Il filo conduttore è un percorso da dentro a fuori che dà consistenza all’invisibile e che è scandito da tre dimensioni: nucleo, anima ed essenza”. L’allestimento è studiato per coinvolgere il visitatore attraverso lo stimolo di tutti i sensi attraverso i colori e il movimento creato dalle strutture all’interno delle sale. “Il progetto – ha raccontato Gallori – è nato dalla forte volontà di vedere attraverso il microcosmo che è la cellula qualcosa di infinitamente grande. Attraverso questa indagine da dentro a fuori mi è possibile vedere la realtà che ci circonda in modo diverso e darmi delle spiegazioni”. I lavori sono realizzati principalmente su tela, alcuni su polimero, utilizzando vernici speciali. A gennaio sarà presentato anche un apposito catalogo sul percorso. Nel frattempo sono in corso progetti ludico-didattici per coinvolgere anche i bambini.
“In un mondo globalizzato come quello contemporaneo – ha affermato Beatrice – abbiamo un’aspirazione internazionale, ma in realtà noi italiani siamo fortunati perché possiamo guardarci intorno ed apprezzare ogni giorno il rapporto con la storia e l’arte ad un livello eccezionale. Dopo aver conosciuto Gallori ho capito che il suo lavoro aveva bisogno di un confronto in uno spazio più impegnativo e infatti ha dimostrato di saper leggere questo spazio con intelligenza e passione. La Toscana non è solo la culla della tradizione artistica, continua a sviluppare artisti internazionali anche nella contemporaneità”.
L’inaugurazione, su invito, è in programma per questo pomeriggio alle 17,30. Gli spazi saranno fruibili al pubblico da domani, secondo l’orario 10-19, dal martedì alla domenica. Il biglietto ha un costo di 7 euro intero e 5 ridotto.
Jasmine Cinquini