Photolux, ultimo weekend. Tutti pazzi per Vivian Maier

7 dicembre 2016 | 15:30
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Photolux, ultimo weekend. Tutti pazzi per Vivian Maier
Photolux, ultimo weekend. Tutti pazzi per Vivian Maier
Photolux, ultimo weekend. Tutti pazzi per Vivian Maier

Con il ponte dell’Immacolata si concluderà l’edizione 2016 di Photolux, forte delle sue quattro mostre visitabili fino a domenica (11 dicembre) nelle sale monumentali di Palazzo Ducale. Fiore all’occhiello della manifestazione è l’anteprima nazionale degli scatti di Vivian Maier, la fotografa-bambinaia statunitense scoperta per caso nel 2007 da un giovane che aveva acquistato a un’asta, per 380 dollari, uno scatolone espropriato a una donna che aveva interrotto il pagamento dei canoni di affitto, zeppo di cianfrusaglie: tra queste, centinaia di rullini e negativi attirarono la curiosità del ragazzo.

Una volta sviluppate, le fotografie vennero pubblicate su Flickr, destando ampio interesse: fu così che il ragazzo effettuò qualche ricerca per risalire al nome dell’autrice, Vivian Maier (1926-2009), oggi divenuta punto di riferimento per la street photography. “Sono 63 le immagini che abbiamo scelto per raccontare la sua storia – commenta Enrico Stefanelli, direttore del Photolux – con particolare attenzione agli anni che la Maier ha trascorso nella regione francese dello Champsaur. Un percorso, quello proposto, che ha saputo attrarre e che ha premiato la manifestazione in termini di presenze: siamo soddisfatti – continua Stefanelli – perché ci hanno fatto visita molte scuole da tutta Italia e il pubblico straniero è in crescita. Alto anche il numero dei visitatori infrasettimanali: il nostro impegno per seminare cultura del linguaggio fotografico sta dando i suoi frutti”.
Come ogni weekend sarà possibile visitare le quattro mostre con il supporto di una guida. Oltre a quelle di Vivian Maier, sono in mostra le foto dei tre più noti e prestigiosi premi internazionali di fotografia: il World Press Photo, che come ogni anno mette insieme i principali lavori di fotogiornalismo; il Manuel Rivera-Ortiz Photography Grant, che ha premiato due documentari sul crollo del Rana Plaza in Bangadlesh; il Leica Oskar Barnack Award, che valorizza i migliori scatti sull’interazione tra uomo e ambiente.
Ultimo weekend anche per partecipare ai Leica Talk, gli incontri a ingresso gratuito nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca. La giovane, ma già affermata fotografa Sara Munari, venerdì (9 dicembre) alle 17,30 presenterà il suo ultimo progetto Be the bee body be boom, ispirato sia alle favole del folklore sia alle leggende urbane dell’est Europa. Annullato invece l’appuntamento di sabato (10 dicembre) con il reporter Fabio Bucciarelli, che avrebbe dovuto parlare di The Dream, il reportage durato cinque anni che racconta i sogni e le conseguenze delle primavere arabe: il fotografo non sarà presente perché impegnato con un lavoro sul campo in Iraq.
Si arriva a domenica (11 dicembre) con un duplice incontro: alle 16,30 la fotografa lucchese Francesca Catastini esplorerà la scienza e la medicina intesa come una performance estetica, nel progetto The modern spirit is vivisective, presentando teatri anatomici, studenti alle prese con il corpo umano e manuali rinascimentali, sfatando miti e malintesi. Alle 17,30, infine, Pietro Masturzo parlerà del progetto Scatta la notizia!, promosso da Photolux e NeapolisArt e sostenuto da Canon Italia e Europa. L’iniziativa, rivolta ai ragazzi dai 14 ai 18 anni dell’istituto d’istruzione superiore Rosario Livatino di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, mira a suscitare nei giovani il piacere della scoperta e della documentazione: con la strumentazione messa a disposizione da Canon e seguiti da Pietro Masturzo, vincitore del World Press Photo 2010, i ragazzi parteciperanno a sette lezioni di fotografia, documentando il mondo che li circonda.