Torna il presepe della Confraternita dei Legnaioli

“Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”. C’è un’umanità inquieta e dolente che chiede di essere accolta e non respinta: poveri, emarginati, migranti, profughi, e nel nostro paese anche vittime dei terremoti. La Confraternita dei Legnaioli fondata nel 1608 e custode di questa chiesa (San Benedetto in Gottella) dal 1817, ha allestito come ogni anno il presepe con l’intenzione di offrire una pausa di riflessione in un periodo dell’anno che dovrebbe essere preparatorio e non consumistico. Per un cristiano, infatti, questo è il tempo dell’Avvento che significa verso la venuta, e ci invita ad un’attesa costruttiva, fattiva, operosa, per celebrare degnamente la nascita del figlio di Dio.
Lo sfondo di questo presepe propone il terremoto di questa estate che ha colpito il centro Italia e raso al suolo Amatrice, Accumoli, e altri paesi. Immagini di macerie, volti disperati di uomini e donne, bambini e bambine infreddoliti/e, abbracci di disperazione, pompieri che fanno quello che possono. Su tutto spicca un Gesù crocifisso che non è più appeso alla croce.
Il Presepe è scarno, essenziale, fatto con pochi personaggi, così come era alle origini. E’ costruito in legno (tradizione dei legnaioli trentini) e proviene da Fiera di Primiero, gentilmente prestato da Vinicio Fruzzetti. Un pastore, una donna che utilizza la lana della pecora per fabbricare un indumento da portare in dono, ed un altro personaggio con un bambino che offre delle mele. Completano la rappresentazione, Maria, Giuseppe, Gesù bambino e un angelo. Intorno tante macerie a simbolizzare un mondo che si sta sgretolando perché il cuore non è capace di rinnovarsi.
“Questo anno giubilare – dicono dalla Confraternita – ci ricorda come la misericordia sia un valore di cui c’è estremo bisogno. Con la nascita di Gesù, Dio non è più distante, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi. Questo tempo di Avvento ci ricorda quindi, anche attraverso queste immagini, che ci dobbiamo preparare alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra l’umanità, e contemporaneamente, la sua seconda venuta alla fine dei tempi. La Confraternita dei Legnaioli augura a tutti e a tutte che il prossimo Natale sia, come scriveva madre Teresa di Calcutta, ogni volta che sorridi ad un fratello e gli tendi la mano, ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro, ogni volta che non accetti quei principi che regolano gli oppressi ai margini della società, ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale, ogni volta che riconosci con l’umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza, ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri”.
Il presepe resterà aperto dalle 15,30 alle 19 il 17 e 18, 24 e 25 e 31 dicembre, l’1, il 6, 7 e 8 e il 14 e 15 gennaio.